Il nuovo avvocato di Dani Alves si gioca l’ultima carta per scagionarlo: “Ha mentito per paura”
Nella mattinata di venerdì 27 gennaio Dani Alves ha ricevuto una visita particolare nell'istituto in cui è detenuto, il carcere Brians II di Barcellona con la infamante accusa di stupro nei confronti di una ragazza di 23 anni all'interno dei bagni di un locale lo scorso 30 dicembre. Di fronte all'ex stella brasiliana si è presentato per la prima volta al suo cospetto Cristóbal Martell, il suo nuovo avvocato che ha preso il delicato incarico di difenderlo. Il suo nuovo avvocato, specialista in materia penale e famoso per le sue capacità di trovare accordi per i suoi assistiti, ha ascoltato nuovamente l'intera versione sui fatti accaduti al nightclub Sutton di Barcellona, per i quali è incriminato di stupro.
Martell, dopo una visita di due ore al giocatore in carcere ha anche rilasciato alcune dichiarazioni in merito all'incontro confermando di aver trovato un Dami Alves finalmente tranquillo, in grado di mantenere un "discorso solido e lineare", e di averlo trovato "sereno e pacato", mostrando una coerenza che non aveva mantenuto durante le sue prime dichiarazioni, in cui si era ripetutamente contraddetto, aggravando la propria posizione davanti agli inquirenti. Una serie di bugie che non coincidevano con la versione rilasciata dalla sua vittima, con le prove circostanziali e con tutta una serie di rilievi in mano alla polizia che raccontavano un'altra, più cruda e violenta, verità.
Il motivo di tali contraddizioni, ha spiegato Martell alla stampa, starebbe semplicemente nel fatto che il calciatore aveva "paura. Era sotto shock e temeva di dover rivelare in pubblico di essere stato infedele alla moglie", la modella Joana Sanz, che ha già cancellato dai social tutte le foto in cui apparivano insieme, prendendo le distanze da Dani Alves. Per questo motivo il giocatore avrebbe sostenuto, incalzato nell'interrogatorio, di non conoscere la giovane e che fosse stata lei ad avventarsi su di lui nel bagno della discoteca. Un drastico cambiamento della linea difensiva sostenuta fin qui da Dani Alves che è stata spiegata al programma televisivo ‘Hablando Claro' in cui Martell ha anche spiegato di avere una nuova strategia in atto.
È stato quasi redatto l'intero appello con lo scopo di permettere ad Alves di lasciare il carcere, ha anche spiegato Martell, e nelle prossime ore tutto verrà presentato al giudice poiché non si ritiene vi sia un rischio reale di fuga da parte sua anche perché è pronto a farsi ritirare il passaporto e a presentarsi periodicamente alla polizia o all'autorità giudiziaria nei giorni richiesti, nonché di comparire volontariamente in tribunale per testimoniare ancora. Oltretutto, sostiene la difesa di Alves, è pronto ad indossare anche un braccialetto elettronico per dimostrare tutta la sua collaborazione e nessuna intenzione di lasciare il Paese. L'intenzione di Martell è di convincere il tribunale che il giocatore può attendere le indagini a un indirizzo fisso a Barcellona, fuori dal carcere.
Il giudice del caso, Maria Concepción Canton Martín, su richiesta del Pubblico Ministero, aveva disposto la detenzione senza cauzione di Daniel Alves davanti alle indagini della polizia e alla dettagliata ricostruzione da parte dell'axccusa, attraverso la testimonianza diretta della vittima e alle prove, tra video e ricostruzioni, del caso. Gli investigatori avevano definito Dani Alves un uomo lucido e dal sangue freddo, capace dopo la violenza consumata di organizzare una messa in scena a propria discolpa come se non fosse accaduto alcunché. Niente di più lontano, ha sostenuto ancora Cristóbal Martell che ha portato a proprio supporto anche un ulteriore elemento.
La famiglia di Alves gli ha chiesto in questi giorni di vedere il calciatore e potergli parlare, ma lui ha espressamente richiesto di non ricevere alcuna visita, poiché si sente umiliato dalla sua situazione: "Si vergogna di farsi vedere qui, non vuole coinvolgere ulteriormente nessuno dei propri cari per poterli protegge". In questo momento, la madre e uno dei suoi fratelli si trovano a Barcellona così come la sua ex moglie e anche rappresentante, Dinora Santana, che si era separata nel 2011.