video suggerito
video suggerito

Il nuovo allenatore del Napoli, De Laurentiis annuncia: “Vogliamo un italiano”

Dopo aver smentito l’interesse e i contatti per Sérgio Conceição del Porto, il presidente del Napoli suggerisce un altro dettaglio sull’identità del prossimo allenatore. Sarà “un italiano” e conferma come le trattative siano attualmente in corso. Affermazione che restringe il campo ad Allegri, Spalletti, Inzaghi e all’ipotesi molto nostalgica (che piacerebbe alla piazza) e più defilata del ritorno di Sarri.
A cura di Maurizio De Santis
115 CONDIVISIONI
Immagine

"Vogliamo un allenatore italiano. Ci sono molte opportunità, decideremo entro 20 giorni". Il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, smentisce i contatti con Sérgio Conceição, e fornisce un indizio ulteriore sul prossimo allenatore che nelle sue intenzioni arriverà dalla Serie A. Lo ha fatto nell'intervento telefonico all'emittente portoghese RTP sparigliando ancora una volta le carte in tavola rispetto alle indiscrezioni delle ultime ore, alimentando l'attesa intorno al nome del tecnico che – dopo la mancata qualificazione alla Champions League – avrà il delicato compito di rilanciare progetto e squadra a partire dalla prossima stagione.

Italiano. Un identità che taglia fuori (forse) Galtier del Lille che, oltre a comunicare il suo addio al club dopo quattro anni e un titolo vinto in Ligue 1 davanti al Psg, non ha fatto mistero dell'interesse degli azzurri. "Sì, mi hanno chiamato. È un'opzione sulla quale sto riflettendo… ma so anche che stanno parlando con altri allenatori".

Massimiliano Allegri, Luciano Spalletti e Simone Inzaghi: a meno di sorprese, è da questa rosa di candidati che dovrebbe essere pescato l'uomo al quale verrà affidata la nuova sfida. Il primo è in cima alla lista delle preferenze da tempo: il massimo dirigente lo avrebbe voluto con sé già sette, otto anni fa quando lasciò il Milan. Ma l'ostruzionismo di Galliani fece sì che gli sforzi si concentrassero su Rafa Benitez. Se l'esito della sfida contro il Verona fosse stato positivo e gli azzurri avessero messo piede nella fase a gironi della Coppa, con ogni probabilità i tempi dell'annuncio sarebbero stati anche più brevi. Del resto, anche quella confidenza fatta ad amici ("vado al Napoli") era stata un segnale molto chiaro. Poi la rete di Faraoni, il quinto posto e lo scivolamento in Europa League hanno rotto le uova nel paniere.

Se l'ex bianconero ha sempre goduto delle preferenze del presidente, l'ex Inter ha guadagnato consensi e stima più di recente. La trama dei contatti s'è infittita a partire da gennaio scorso quando Gattuso (adesso ufficialmente alla Fiorentina) ha rischiato l'esonero. Spalletti ha dato disponibilità da tempo, un'intesa economica tra le parti è stata già raggiunta. Attende solo che arrivi una chiamata per spostarsi più a Sud e ripartire dal Napoli che, anche in base ai calciatori attualmente in rosa, può essere la squadra per rilanciarsi dopo due anni lontano dai campi.

E Inzaghi? È in attesa di definire il suo futuro con la Lazio: con ‘ringhio' alla guida della Viola (l'ex Milan era seguito da Lotito) le possibilità che club e allenatore sanciscano il rinnovo aumentano. Rispetto ad Allegri e a Spalletti è qualche passo indietro. Attenzione, però, al più classico colpo di scena. Ultima ipotesi, tra quelle che scaldano il cuore dei tifosi: il ritorno di Maurizio Sarri, ipotesi emersa qualche tempo fa e che si riverbera anche in altri profili sulla falsariga dell'ex quali Vincenzo Italiano e Alessandro Dionisi dell'Empoli. Prima che l'euforia per una Champions così vicina mettesse la sordina anche alla nostalgia canaglia.

115 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views