Il nemico numero uno della Lazio di Sarri: è un indicatore che ne blocca il mercato
Maurizio Sarri vede l'inizio di campionato in salita e non solo per i primi ostacoli in calendario (Empoli, Spezia e Milan). Il problema del tecnico toscano è legato ad un mercato che è in stasi a causa di un indicatore imposto dalla Federcalcio per la tutela dell'economia delle società iscritte alla Serie A. Si tratta di un indice che dimostra quando un club sia in grado di poter rispettare i propri impegni finanziari. Il presidente Claudio Lotito fino adesso ha acquistato senza fare cessioni importanti ed è fuoriuscito dai parametri indicati. Un bel problema perché tutti i nuovi giocatori annunciati non sono stati ufficializzati e Sarri non potrà schierarli ad inizio di stagione.
Un mercato già vincolato dalla scelta tecnica in panchina, condizionata dall'addio improvviso di Simone Inzaghi, si sta complicando ancor più perché la Lazio fino ad oggi ha speso per acquistare senza cedere nessun giocatore. Il che non va bene per la Federcalcio che ha imposto un parametro di liquidità ben preciso sopra il quale si blocca automaticamente qualsiasi trattativa in essere. E in un momento storico in cui anche il più piccolo movimento può fare la differenza, la situazione a Formello sta diventando più che delicata.
Non si tratta di acquisti da mille e una notte, non nomi da prima pagina o top player. Eppure i soli arrivi di Felipe Anderson di Hysaj, del giovane Luka Romero e di Kamenovic hanno messo in ginocchio la Lazio. Lotito ha sborsato circa 3 milioni per il ritorno di Anderson e altrettanti per Kamenovic, mentre per Hysaj e Romero ha investito circa 2 milioni di ingaggi (senza pagamento dei cartellini). Tanto è bastato a far saltare il banco.
Il limite di liquidità imposto dalla Figc è di 0,6 e la Lazio lo ha superato: entro venerdì alle 12 dovrà provvedere tramite qualche cessione importante per rientrare nei parametri e poter iscrivere i giocatori in rosa, in tempo utile per schierarli in campionato. Una corsa contro il tempo che ha lasciato Sarri in sospeso, in attesa di capire se la società provvederà con una serie di piccole operazioni oppure deciderà di sacrificare un big, come Correa che ha un ottimo mercato in uscita.