Il Natale fortunato dell’ex Liverpool: crede sia abbronzatura, rischia la morte per una malattia rara

Jay Spearing sorrideva per quella che riteneva un'abbronzatura improvvisa che aveva velato il suo corpo. Ma in realtà quella pigmentazione anomala (che compare anche in zone che non sono esposte al sole) nascondeva dell'altro e ben più grave. Non immaginava che in realtà quell'effetto collaterale fosse tra i sintomi della malattia che avrebbe potuto ucciderlo se non fosse intervenuto in tempo.
La sorte ha voluto che dalle analisi del sangue si scoprissero valori allarmanti: aveva il morbo di Addison, lo ha scoperto alla vigilia di Natale. E sì, forse è stato questo il suo regalo più bello anche se costretto a stare lontano dai suoi cari nel giorno che la tradizione vuole dedicato alla famiglia, alla propria casa: ha salvato la vita, ha ancora molti Natali dinanzi a sé.
Spearing ha 34 anni, è il tecnico dell'Under 18 del Liverpool e tesserato con l'Under 21 come una sorta di calciatore fuoriquota. Quando i medici hanno letto i parametri clinici non hanno avuto alcun dubbio: non c'era altro tempo da perdere, doveva essere ricoverato. Questione di vita o morte: avesse atteso ancora un po', chissà cosa gli sarebbe successo…

Lui nemmeno vuol pensarci. Scuote la testa e tira un profondo respiro, come si fa quando si ha la contezza del pericolo corso e di averlo superato. Non aveva nemmeno idea di quale fosse lo stadio della patologia rara che colpisce le chiamate surrenali situate sopra i reni e producono due ormoni essenziali (cortisolo e aldosterone). In un post su Instagram Spearing ha raccontato la sua storia e l'ha documentata condividendo le foto mentre era in ospedale per sottoporsi alla terapia necessaria.
Il mio primo Natale libero in 17 anni è stato un po' diverso da come mi aspettavo – si legge nell'incipit del messaggio condiviso -. Dopo gli esami del sangue con il club, alla vigilia di Natale mi è stato detto che dovevo andare urgentemente in ospedale prima che il mio corpo iniziasse a spegnersi. Ero potenzialmente a ore / giorni di distanza dall'entrare in qualcosa chiamato crisi surrenale. Dopo che sono state effettuate ulteriori osservazioni e test, mi hanno diagnosticato il morbo di Addison.
Mi ci è voluto un minuto per capirlo, ma sono grato che ora è stato diagnosticato che può essere controllato e gestito attraverso un trattamento ormonale sostitutivo, e non è qualcosa che permetterò di influenzare o dettare la mia vita.
Fortuna e mea culpa. Spearing rende grazia e si batte il petto. Le sue parole sono un monito, suonano come un consiglio chiaro: mai sottovalutare il linguaggio del nostro corpo, l'errore più grande si possa commettere è non prestarvi ascolto. L'ex calciatore dei Reds (vi ha giocato tra il 2009 e il 2013, compresi prestiti tra Bolton e Blackburn) lo confessa nella seconda parte del messaggio.
Ripensandoci, ho ignorato i sintomi e i cambiamenti nel mio corpo (un'abbronzatura scoppiettante per cominciare) per più di un anno, senza sottopormi a controlli se non fosse per @jadespearing73 che mi ha spinto a farmi controllare, dopo aver descritto il mio sintomi a @rachelwilliamshomeopathy ha insistito perché facessi controllare i miei livelli di cortisolo.
Devo davvero un enorme grazie a Rachel perché se non l'avessi fatto controllare quando l'ho fatto le cose sarebbero potute andare in modo molto diverso. Morale della favola: non ignorare i cambiamenti nel tuo corpo… non importa quanto piccoli… falli controllare!