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Il Napoli vince e al fischio finale accerchia l’arbitro: proteste furiose, ma ha ragione lui

Il Napoli ha protestato parecchio con l’arbitro Manganiello che ha fischiato la fine della partita con il Lecce, mentre Politano sembrava inviolato a rete.
A cura di Alessio Morra
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Il Napoli ha battuto 2-1 il Lecce, ha spazzato via il ko incassato in casa contro il Milan ed è salito a quota 74 punti. Il vantaggio sulle inseguitrici resta notevolissimo. Ma nonostante ciò a fine partita i calciatori partenopei, e tutta la panchina, si sono infuriati perché l'arbitro Manganiello ha fischiato la fine dell'incontro mentre il Napoli attaccava e il Lecce non aveva il proprio portiere tra i pali.

Il finale di Lecce-Napoli è stato concitato. La squadra di Spalletti era avanti 2-1 e il match era in bilico, con il Lecce che battagliava su ogni pallone. I giallorossi tra il 93′ e il 95′ si procurano un paio di calci d'angolo. Anche il portiere Wladimiro Falcone si porta in area di rigore, vuole dare manforte ai compagni di squadra e vuole provare anche a riscattarsi dopo l'autogol di Gallo, che lo ha visto altrettanto colpevole.

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I due corner non hanno buon esito. Il Napoli riesce a stoppare il secondo tentativo, quando è superato già il 95′, e con un bel fraseggio i partenopei pian piano avanzano e lo fanno mentre Falcone a fatica prova a ritornare tra i pali. Quando si superano i 95'30", l'arbitro fischia la fine dell'incontro. Il Napoli ha vinto, ma i calciatori della squadra capolista sono furiosi. Perché pensavano di poter proseguire l'azione, con successo, con Falcone lontano dai pali. Forse immaginavano di poter siglare il tris.

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I calciatori del Napoli scattano tutti, si infuriano, pure quelli che sono in panchina, nonostante la partita si sia chiusa con un successo e con i tre punti. Tutti furiosi con Manganiello che ha fischiato la fine dell'incontro mentre Politano si stava involando verso la porta, con Falcone che stava provando a riprendere la sua posizione. Chiaramente non ci sono certezze sull'esito, ma l'azione era promettente.

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L'arbitro ha preso una decisione corretta e ha fischiato la fine perché il tempo era scaduto. Inizialmente erano stati decretati cinque minuti di recupero, ai quali si sono aggiunti trenta secondi per le sostituzioni di Zerbin e Olivera. Quindi superati i 95'30" la partita si poteva decretare conclusa.

Questo dice il regolamento. Il recupero delle perdite di tempo può essere prolungato dall'arbitro per recuperare tutto il tempo di gioco perduto per: le sostituzioni, l'accertamento e/o l'uscita dal terreno di gioco dei calciatori infortunati, le manovre tendenti a perdere tempo, i provvedimenti disciplinari, le interruzioni per ragioni mediche consentite dal regolamento della competizione – per dissestarsi o rinfrescarsi, controllo e revisioni VAR. In questo caso c'era stato un prolungamento di trenta secondi per la doppia sostituzione finale di Spalletti.

Quindi a norma di regolamento la scelta di Mercenaro è totalmente corretta, come ha confermato Spalletti nell'intervista a DAZN: "Ha preso la decisione, è l'ha presa giusta. Si poteva continuare, si poteva lasciare andare. Ma se ha preso questa decisione ha fatto bene". 

Sicuramente si può dire che la ferocia con cui i calciatori del Napoli hanno protestato è uno splendido segnale per Spalletti e per tutto l'ambiente partenopeo. Perché dopo un risultato negativo poteva bastare il successo e invece tutta la squadra si è arrabbiata e non poco per il fischio finale dell'arbitro, che in realtà andava a sancire il termine dell'incontro.

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