Il Napoli supera il Sassuolo al piccolo trotto: la differenza è tale che non c’è mai partita
Nella serata in cui steccano la Juve (bloccata in casa dal Bologna) e la Lazio (battuta all'Olimpico dal Genoa, prossima avversaria) il Napoli fa quel che deve. Vince contro il Sassuolo (2-0) senza faticare e si permette anche il lusso di sprecare un calcio di rigore con Raspadori, tale è la superiorità dei campioni d'Italia rispetto a un avversario privo di Berardi, per nulla in grado di reggere il confronto e, cosa peggiore, ridotto in dieci per il rosso a Maxime Lopez. Messo così, può nulla. E ai padroni di casa non serve nemmeno alzare troppo il ritmo per incanalare la partita.
"Jack" non è molto fortunato, deve avere la luna storta e pure la buona sorte si mette di traverso: lo ribadisce anche il palo centrato in avvio di match con il "Maradona" (strapieno per accogliere la squadra scudettata) al quale resta l'urlo strozzato in gola per il quasi gol. Nessun angoscia, è tutto sotto controllo. Quando Garcia decide di far debuttare Kvaratskhelia il boato del pubblico è il tuono che annuncia l'arrivo della tempesta: sarà il georgiano a mettere in condizione il capitano, Di Lorenzo, di realizzare il raddoppio che scaccia via i cattivi pensieri e chiude di fatto una gara mai in discussione.
Gli sono bastati tre minuti per illuminare il gioco con un lampo: primo controllo con la suola, si porta via gli avversari, rende semplice una giocata difficile, fa cose straordinarie con una facilità disarmante. Ne approfitta, non maramaldeggia. L'avversario gli consente di salire di giri poco alla volta, rodare muscoli, calibrare il tocco, adattarsi al nuovo contesto che Garcia ha studiato per lui.
Il match scivola via a senso unico come da copione. Il Sassuolo ci mette orgoglio ma non basta al cospetto del Napoli nemmeno per meritare l'onore delle armi. Gli ha fatto il solletico, non era in grado di rendergli vita difficile come accaduto in passato. I partenopei mettono un'altra tacca sul tabellone, il percorso è ancora lungo ma 6 punti in due incontri sono sufficienti per stare lassù assieme al Milan (e al Verona terzo incomodo) mentre alle spalle la classifica si sgrana in attesa dell'Inter che domani sera va in campo a Cagliari.
Il campo porta novelle liete, restano gli ultimi giorni di mercato per piazzare anche un ultimo colpo dopo la beffa Veiga e gli sfotto' degli sceicchi. Lindstrom sembra a un passo: da un talento spagnolo scippato a un danese in arrivo dalla Germania il passo è breve.