Il Napoli si vendica, messaggio dallo spogliatoio: “Ora quali casi possiamo inventarci?”
A Bergamo è arrivato un successo importante, pesante, decisivo. Se non per le sorti attuali di una classifica che vede il Napoli di nuovo in testa ma in attesa di vedere cosa farà il Milan contro il Bologna, per quanto concerne il cammino dei partenopei che sembrano finalmente pronti ad affrontare avversari dentro e fuori il campo. In un periodo in cui a calcio non si è giocato ma in cui non sono mancate le polemiche, i gol all'Atalanta sono stati anche un avvertimento a chi vorrebbe minare un ambiente sempre più convinto delle proprie potenzialità.
L'Atalanta ha capito che con questo Napoli non ci si può permettere alcuna distrazione: malgrado le tante e pesanti assenze da parte di Spalletti, gli azzurri sono saliti in cattedra alla prima occasione e hanno impartito una lezione ai nerazzurri fino al 90′. Tre gol, disseminati lungo i 90 minuti, a riprova di saper gestire, soffrire e reagire. Tutti elementi che emergono solamente nel momento in cui il gruppo è realmente coeso, al di là di semplici dichiarazioni o intenti. E a Napoli si respirano i momenti da grandi traguardi, con un gruppo compatto sempre più dentro e fuori il terreno di gioco.
A dimostrazione di ciò non solo la gara di Bergamo che rilancia il Napoli alla ripresa del campionato, vincendo un big match facilmente e tornando a mettere pressione alle avversarie per la corsa scudetto (pari punti con il Milan e +6 all'Inter, al di là delle gare da recuperare da parte delle milanesi) e dando una risposta diretta alle critiche e ai ‘casi' che sembravano stare montando in seno alla squadra. Nulla di più falso a tal punto che nel post gara il pensiero è andato anche a chi ha cercato di minare la serenità. A cosa ci si riferisce? Principalmente al ‘caso' Osimhen che mai è nato a Castel Volturno ma solamente su alcune pagine pubblicate tra web e carta stampata.
L'attaccante nigeriano si è aggregato alla squadra in ritardo rispetto agli altri giocatori di Spalletti ma in accordo con tecnico e club. Nessun problema con i compagni, tanto meno irritazione da parte del tecnico. Ancor meno eventuali ripercussioni disciplinari da parte del club: un ‘caso' orchestrato dall'esterno che non ha attecchito all'interno della squadra, pur infastidendo – in quel senso sì – tutti. Tanto che lo stesso allenatore dei partenopei era tornato sull'argomento alla vigilia di Bergamo, smentendo su tutto il fronte eventuali malumori. Senza dimenticare che – al di là del permesso avuto – Osimhen a Bergamo non avrebbe comunque potuto giocare, perché squalificato.
Dunque, spifferi che non passano sotto la porta ben chiusa del Napoli: il gruppo c'è e ci crede, dal primo all'ultimo. Ulteriore riprova, se mai ce ne fosse stata la necessità, è arrivata anche via social da parte di Juan Jesus che non ha utilizzato certo un classico giro di parole sull'argomento: "Caso Napoli. Vince una partita difficile anche se molti non se lo aspettavano. E adesso quali altri ‘casi’ possiamo inventarci?!" Ai posteri l'ardua sentenza.