Il Napoli sbatte contro i legni e la sfortuna: perde con l’Empoli, scivola al quarto posto
Napoli sconfitto in casa dall'Empoli (0-1), scivola al quarto posto in classifica. La squadra di Luciano Spalletti deraglia al "Maradona" perdendo terreno rispetto alle milanesi e all'Atalanta. Un ko pesante, che fa male per come è maturato, senza demeriti particolari per gli azzurri. Un ko che brucia e fa male, giunto al termine di una gara stregata, che è sembrata mettersi male subito per l'uscita anticipata di Zielinski.
Un brutto cliente. La formazione di Andreazzoli s'è confermata tale per i campani che non avevano abbastanza energie, brillantezza, soluzioni alternative per domare i toscani. È mancato il guizzo, la capacità di essere tambureggiante nel gioco ed efficace nelle conclusioni. È mancato quel pizzico di buona sorte che ti aiuta anche nei momenti più difficili. È mancata la "solita" squadra che trova risorse e capitalizza azioni. Impossibile chiedere (e dare) di più.
La traversa scheggiata da Elmas e il palo di Petagna, il gol rocambolesco di Cutrone (Anguissa respinge di testa ma la palla sbatte contro la nuca dell'avversario e carambola in porta) e la sostituzione forzata di Zielinski (uscito per difficoltà respiratorie) sono le istantanee che scandiscono un match sfortunato per i partenopei. Il merito degli avversari è aver approfittato dell'emergenza che ha eroso in queste settimane il potenziale degli azzurri, ai quali questa volta non è bastato l'orgoglio.
I numeri non dicono tutto ma tracciano la cornice entro la quale s'è svolta la sfida tra Napoli ed Empoli. Possesso di palla nettamente a favore dei padroni di casa (55/57%) ma stesso numero delle conclusioni nello specchio della porta (5) nonostante il vantaggio nei tiri complessivi (24/12) per la formazione di Spalletti. A conti fatti, ha prevalso il pragmatismo degli ospiti quanto a grandi occasioni create (2). Mentre la rete annullata a Juan Jesus per fuorigioco rende più amaro l'esito della serata. E quando Mario Rui ha fatto una smorfia lamentando un "dolorino" agli adduttori ed Elmas è uscito zoppicante, Spalletti ha fatto un sospiro accompagnato da un'espressione di disappunto. Adda passa' ‘a nuttata, sperando prima del big match di San Siro col Milan.