Il Napoli non parte per Torino, cosa succederà stasera contro la Juve e nei prossimi giorni
Il Napoli non parte per Torino, la società ha comunicato la decisione e quindi questa sera contro la Juventus, alle 20.45 non si giocherà la partita. Una scelta che il club partenopeo ha annunciato a seguito dell'isolamento fiduciario al quale è stato sottoposto il ‘gruppo squadra' come da protocolli anti Covid. La nota dell'Asl, arrivata in serata di ieri, vieta qualsiasi spostamento e l'eventuale viaggio verso Torino costituirebbe un reato per la giustizia ordinaria, contravvenendo ai regolamenti di quarantena. Ma per la giustizia sportiva, le squadre professionistiche possono viaggiare e quindi, la Lega – in accordo con la Figc – ha tenuto in calendario Juventus-Napoli, trascinando l'eventualità di un 3-0 a tavolino a favore dei bianconeri come la più possibile delle conseguenze.
Un cortocircuito che ha scatenato nuove tensioni all'interno del calcio italiano, con Juventus e Napoli posizionate agli opposti di una situazione che avrebbe richiesto minor intransigenza da tutte le parti in gioco: i club, le istituzioni sportive e quelle governative. Fatto sta che, ad oggi, la Juventus si presenterà regolarmente in campo per il fischio di inizio e – trascorsi 45 minuti come da regolamento federale in vigore – verrà dato d'ufficio il successo per 3-0 senza la presenza del Napoli.
Cosa deciderà il Giudice Sportivo? Quando il direttore di gara presenterà il referto, il Giudice Sportivo dovrà vidimare o meno la sanzione sportiva. E si scatenerà l'inferno. Le scelte sono solamente due: o confermare il 3-0 a tavolino o rimandare la decisione perché mancano i tempi tecnici per valutarla attentamente.
Perché il Napoli non è partito? Il Napoli non può lasciare la città, l'Asl – anche se nella nota non c'è chiaro riferimento a non dover viaggiare – è stata chiara. Isolamento fiduciario a tutta la squadra, il che significa una sola cosa: quarantena di 14 giorni. Su queste basi, il club ha deciso di rispettare le norme e i protocolli sanitari, sospendendo la partenza per Torino. L'alternativa sarebbe stata violare l'isolamento e incorrere nella legge ordinaria. Tuttavia, per le disposizioni federali, anche in una situazione del genere (con soli due positivi nel gruppo squadra), il Napoli avrebbe potuto viaggiare regolarmente salvo sottoporsi a nuovi tamponi anti Covid entro il tempo necessario (questa mattina) per avere riscontri in 4 ore. Chi sarebbe risultato negativo avrebbe avuto regolare accesso alla partita.
Cosa succederà questa sera? Il Napoli rischia grosso. Non presentandosi, per la Figc ci sarà il 3-0 d'ufficio per l'avversario di turno. Poi si passerà al Giudice Sportivo, quindi all'ovvio ricorso legale del club partenopeo. Ma il problema – già gravissimo di per sè – non si limita unicamente alla partita con la Juventus. Se è vero che la squadra rispetterà l'isolamento fiduciario fino in fondo, significa che i giocatori di Gattuso non potranno allenarsi regolarmente nemmeno in vista delle prossime partite.
Cosa accadrà nei prossimi giorni? La partita successiva è in programma il 17 ottobre contro l'Atalanta. Al di là della delicatezza della sfida, si tratta di una questione matematica: i partenopei uscirebbero dalla quarantena proprio in quel giorno ed è evidente che si appresterebbero alla partita senza aver avuto alcuna possibilità di prepararla. E si ripiomberebbe nel caos più totale. L'alternativa ci sarebbe: mentre lunedì mattina i giocatori partenopei si sottoporranno a nuovi tamponi, si potrebbe trasportare l'isolamento dai ‘domiciliari' a Castle Volturno permettendo ai negativi di poteri allenare.