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Il Napoli inizia il ritiro e perde un altro pezzo dello scudetto: via il preparatore atletico

Francesco Sinatti, che in azzurro è stato con Sarri e Spalletti, ha chiuso la propria collaborazione. Dopo il tecnico e Giuntoli è l’ennesimo protagonista della squadra che a maggio ha trionfato col tricolore. Al suo posto l’uomo di fiducia di Garcia.
A cura di Maurizio De Santis
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Francesco Sinatti, preparatore che al Napoli ha avuto una doppia esperienza: con Sarri e poi con Spalletti.
Francesco Sinatti, preparatore che al Napoli ha avuto una doppia esperienza: con Sarri e poi con Spalletti.

Il Napoli inizia il ritiro e perde un altro pezzo importante della scorsa stagione. Nonostante lo scudetto cucito sul petto 33 anni dopo il canto del cigno con Maradona, l'ennesimo addio di queste ore spiega bene e rafforza il concetto espresso dal presidente, Aurelio De Laurentiis: la squadra è in ricostruzione. E se va via anche il preparatore atletico, Francesco Sinatti, che ha curato i muscoli e preparato le tabelle di lavoro del gruppo tricolore, è davvero difficile non parlare di scomposizione dell'esperienza conclusa in gloria con il trionfo di maggio esploso a Udine.

Luciano Spalletti (allenatore), Cristiano Giuntoli (direttore sportivo) e adesso anche l'uomo che ha calibrato finora ritmo di gioco e condizione atletica tra Champions e campionato. Nell'immediata vigilia della partenza per Dimaro è giunta la comunicazione sul tavolo del massimo dirigente. La diarchia in situazioni e per funzioni del genere aumenta il rischio di confusione.

Ha rassegnato le dimissioni dallo staff nel quale arriva l'uomo di fiducia di Garcia, Rongoni.
Ha rassegnato le dimissioni dallo staff nel quale arriva l'uomo di fiducia di Garcia, Rongoni.

Ma quel posto, così importante, non resterà vacante. Il neo allenatore, Rudi Garcia, ha voluto con sé l'uomo di fiducia, Paolo Rongoni: toccherà solo a lui adesso curare quella parte così delicata e importante che finora è stata nelle mani dell'ex professionista, figura chiave con Maurizio Sarri che proprio il patron volle di nuovo in azzurro dopo essere rimasto scottato dall'esperienza Gattuso e dal crollo verticale drammatico (perché costò l'accesso alla Champions).

Qualità in velocità è stata la stella polare che Sinatti ha messo nella galassia dei calciatori del Napoli: erano quelle le coordinate da seguire per correre bene e avere abbastanza fiato in corpo per sostenere l'interpretazione tattica proposta da Spalletti, quella che permise alla squadra di accendersi (e incantare in Coppa, permettendosi perfino il lusso di sognare una finale). Il suo operato era a metà strada tra la tecnologia messa al servizio dell'uomo e qualche buon vecchio metodo di allenamento tra corse nei boschi e ostacoli naturali da saltare.

Il nuovo Napoli di De Laurentiis e Garcia sta cambiando pelle.
Il nuovo Napoli di De Laurentiis e Garcia sta cambiando pelle.

Rivoluzione nello staff ma anche in rosa: detto di Kim, che nemmeno è stato convocato per la Val di Sole, non è chiaro il futuro di Osimhen (che potrebbe anche partire qualora arrivasse la classica offerta indecente che potrebbe far cambiare idea al presidente) né cosa accadrà a quei calciatori che, in odore di scadenza (Zielinski e Lozano), hanno nelle orecchie le parole di AdL che li ha avvertiti fuori dai denti rispetto alla possibilità di "lasciarli un anno fermi senza giocare" se non mettono nero su bianco a determinate condizioni (cifre più contenute) per allungare il contratto

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