Il Napoli ha un nuovo capitano, Spalletti spiega la nomina a sorpresa: “Lo hanno scelto i compagni”
Il Napoli è sceso oggi in campo nella sua prima amichevole prestagionale, battendo per 10-0 l'Anaune, formazione che milita in Eccellenza. A pochi giorni dall'inizio della preparazione, Luciano Spalletti ha dato spazio tra primo e secondo tempo a tutti gli elementi della rosa, fatta eccezione per Fabian Ruiz, Elmas e il nuovo arrivato Olivera, tenuti a riposo precauzionale perché ancora non al passo con gli altri.
Il match e il risultato lasciano ovviamente il tempo che trovano vista la caratura non altissima degli avversari, ma qualcosa già si è visto circa l'osservato speciale, ovvero l'unico volto nuovo presente in campo data l'assenza di Olivera, il georgiano Khvicha Kvaratskhelia.
L'esterno, schierato alto a sinistra in un 4-3-3, esattamente nel ruolo che era di Insigne, non ha deluso le attese, ergendosi a protagonista della gara durante i 45 minuti in cui è stato in campo, con due reti e un assist, ma soprattutto con la sensazione ad ogni tocco e scatto di essere un giocatore pronto per il nostro calcio, dopo aver mostrato in Nations League con la sua Georgia quello di cui è capace.
E Spalletti non gli lesina complimenti nel dopo partita: "Kvara è un giocatore che punta spesso l'uomo, che sa andare sia sul destro che col sinistro e sa concludere l'azione. E' un ottimo calciatore ed è colui che ritenevamo giusto per sostituire Insigne. La società ha anche completato la linea di sinistra con Olivera e sta cercando gli elementi giusti per essere all'altezza". Elementi tra cui il popolo azzurro sogna che ci sia Paulo Dybala, per far riscoppiare un entusiasmo crollato dopo la dolorosa partenza di Kalidou Koulibaly accasatosi al Chelsea.
"Gli abbiamo preparato una fascia da capitano extra large", aveva detto il tecnico non più tardi di sabato scorso, mentre il Ds Giuntoli al suo fianco dichiarava il senegalese "incedibile". Ed invece il 31enne baluardo difensivo ha scelto diversamente, respingendo la lauta offerta del Napoli (6 milioni netti per 5 anni, e un posto da dirigente dopo aver appeso le scarpette al chiodo) per accettare quella ancora più ricca dei londinesi, nell'ordine della decina di milioni annui.
"Abbiamo perso due capitani in un colpo solo", spiega Spalletti, riferendosi agli addii di KK e Insigne. Con la conseguenza che oggi – alla prima stagionale – c'era la necessità di scegliere un nuovo braccio intorno al quale legare la fascia: la decisione è caduta un po' a sorpresa su Giovanni Di Lorenzo, a Napoli dal 2019, quindi non quello con la maggiore anzianità nella rosa (Zielinski è azzurro dal 2016, Mario Rui dal 2017).
La scelta è stata spiegata così dall'allenatore toscano: "I compagni di squadra hanno scelto il capitano. Si fa un po' di confusione sul capitano, di solito si dice che lo fa il più anziano. Invece no, lo fa quello che ha un rapporto con la squadra, la società e la città, che gode della stima dei compagni, che ha spessore internazionale e che è un calciatore forte. Lo fa quello che ha un equilibrio caratteriale capace di rapportarsi in maniera corretta con gli arbitri, che ha la stima dell'ambiente calcistico e il rispetto degli avversari, e che in fondo piaccia anche a me. Di Lorenzo è quello perfetto".
Quanto al mercato, la falla lasciata al centro della difesa dall'addio di Koulibaly andrà tappata e il nome sempre più caldo nelle ultime ore è quello del 25enne sudcoreano del Fenerbahce Kim Min-jae, Le parole di Spalletti assomigliano a una conferma importante: "Ha giocato in dei campionati diversi dai nostri ma Kim è un calciatore da Napoli e da Champions League".