Il Napoli è un incubo per Klopp: “Contro di loro abbiamo preso una bella botta”
Il Liverpool secondo nel Gruppo A di Champions League ha subito 6 reti in 5 match, 4 delle quali al "Maradona" in una serata da tregenda per i Reds che uscirono dal confronto col Napoli con le ossa rotte. Jurgen Klopp lo ricorda bene: quella sera poteva far nulla per arginare lo tsunami che travolse la sua squadra che perse tutti i duelli, venne sopraffatta sul piano del ritmo e della personalità, spazzata via dalla qualità di un avversario che, pur avendo rinunciato a Osimhen a gara in corso (infortunio), conquistò una vittoria storica.
Finì 4-1 per gli azzurri ma, a giudicare dalle occasioni e dall'andamento del match, se il risultato fosse stato più rotondo sarebbe stato legittimo. Un tripudio per i partenopei, un tonfo fragoroso per la squadra vice-campione d'Europa. Alla vigilia della gara di campionato con il Leeds, il tecnico tedesco fa un resoconto del momento e quando parla del Napoli lo fa come se avesse davanti agli occhi la debacle di allora.
"Abbiamo ottenuto la qualificazione agli ottavi di Champions in maniera eccezionale – le parole del manager -. Dopo la botta che abbiamo subito nella prima partita con il Napoli non si poteva fare di meglio".
Al momento del sorteggio dei gironi nessuno avrebbe mai ipotizzato numeri e classifica attuale: campani a punteggio pieno (15) grazie a un filotto di 5 successi, 20 gol segnati e appena 4 subiti. Liverpool ridimensionato in casa, Ajax stracciato a domicilio (l'1-6 è entrato a buon diretto tra gli esiti più iconici in Europa), Rangers stritolati senza pietà.
Manca ancora un ultimo tassello: il ritorno ad Anfield Road che chiuderà di fatto la fase a gruppi. In palio ci sono l'onore e l'orgoglio, che i Reds faranno valere per riscattare lo stop mortificante di Napoli dinanzi al calore della Kop, l'opportunità per gli azzurri di giocarsi a petto in fuori e con animo sereno quella che Spalletti ha definito "una finale".
I contenuti perché Liverpool-Napoli (1° novembre) sia una partita spettacolare ci sono tutti. Klopp sa già cosa l'aspetta anche se tra le righe lascia trapelare un concetto: questo Liverpool non è lo stesso di allora. Cosa intende? Qualche ritocco tattico e una complessiva crescita di tono del gruppo fanno sì che nel Merseyside alla squadra di Spalletti servirà un'altra grande impresa.
"Gli azzurri sono probabilmente la squadra più in forma del momento – ha aggiunto Klopp -. Stanno giocando in maniera incredibile. Noi non potevamo fare assolutamente meglio di così. Ora noi siamo in un buon momento, siamo di nuovo pronti a lottare e a andare a prenderci la vittoria nella gara di domani (col Leesd, ndr)". E in Champions… Napoli permettendo.
Il braccio di ferro per il primo posto non è solo questione di gloria. Concludere in vetta permette di evitare le avversarie più temibili al sorteggio degli ottavi quali Bayern Monaco, Manchester City, Chelsea, Real Madrid e con ogni probabilità il Paris Saint-Germain. Il 4-1 del "Maradona" regala un piccolo vantaggio agli azzurri a cui basterebbe perdere anche con 2 reti di scarto per restare al comando. In caso di sconfitta con 3 gol di scarto di passerà alla differenza reti generale. Se il Liverpool dovesse vincere con un margine superiore (4 o più gol) allora la vetta del girone sarebbe sua.
Cosa deve fare il Napoli per tenere stretto il primato? Vincere o pareggiare ad Anfield, perdere con meno di 3 gol di differenza sono le opzioni favorevoli. C'è ancora uno spiraglio qualora i gol di scarto fossero 3: a parità di reti nei confronti diretti sarebbe sempre la squadra di Spalletti in virtù della differenza reti complessiva (+16 rispetto al +9 dei Reds).