Il Napoli deve pensare al gioco e non al risultato, Spalletti: “Non accettiamo la mediocrità”
Luciano Spalletti si gode un super Napoli. Prestazione totale per gli azzurri che hanno messo al tappeto in maniera netta la Lazio del grande ex Maurizio Sarri. Il tecnico della squadra partenopea non può che essere soddisfatto per la prova dei suoi abili a mettersi alle spalle delle prove non brillanti, anche dopo l'infortunio di Osimhen. Anche per questo Spalletti ha definito la prova di stasera come "la vittoria più bella", davanti a quel pubblico che vive di passione per il calcio e di sentimenti forti per i propri eroi.
La gioia più grande per il mister del Napoli è senza dubbio quella di aver visto i suoi ragazzi concentrarsi sulla voglia di giocare, mettendo da parte l'ansia del risultato: "In carriera ho trovato spesso situazioni dove i calciatori entrano e finiscono prima possibile che risultato è venuto fuori. Oggi è stato diverso, volevano stare in campo per godersela il più possibile sin dall'inizio, evidenzia la mentalità, la personalità, il non accettare la mediocrità. Noi non vogliamo giocare solo per aver paura che ci vada male il risultato, o che un'altra squadra vinca".
Parole che sembrano inserirsi nell'ormai consueto dibattito tra i giochisti e i risultatisti. Spalletti si schiera a quanto pare tra i primi: "Noi dobbiamo giocarci le partite godendocele fino al 90′ perché questi sono momenti che ci porteremo dietro, Senza paura di giocarcela, ma solo paura di non provarci. Quando hai un atteggiamento corretto e provi a fare le cose che esaltano la tua carriera, di uomo, calciatore e non c'è timore. Se vince la Lazio si va via e si fanno i complimenti". Inutile per questo esaltare questo o quel giocatore (vedi l'eccezionale Mertens) per uno Spalletti che ha applaudito a tutto il gruppo: "Sarebbe riduttivo o sbagliato esaltare solo lui perché la prestazione è stata indelebile. Mertens ha fatto una grande partita, come Mario Rui, Zielinski. Bisogna andare a cercare col lanternino uno che non ha giocato bene oggi".