Il Napoli batte ancora la Juve, ora lo scudetto è a un passo: decide un gol di Raspadori
Il Napoli ora sì che è davvero a un passo dallo scudetto. La squadra di Spalletti ha battuto 1-0 la Juventus e nel prossimo fine settimana può diventare matematicamente campione d'Italia per la terza volta. L'incontro dello Stadium è stato deciso da un gol di Raspadori.
Il Napoli torna in campo dopo l'eliminazione subita dal Milan in Champions. Olivera e Lozano sono titolari, così come Juan Jesus e Ndombele. In avanti Osimhen e Kvaratskhelia. Nella Juve, che si è qualificata per le semifinali di Europa League, c'è più di qualche novità. In difesa Gatti e Rugani, nel 3-5-1-1 Soulé alle spalle di Milik. Il primo tempo parte piano ma poi velocemente i ritmi si alzano. Non si può certo parlare di partita spettacolare, ma il confronto di stili ha reso l'incontro sempre teso e soprattutto molto intenso.
Di tiri in porta se ne vedono pochi. La Juve ha un'idea precisa. Difesa puntuale, precisa e raddoppi fissi e contropiede. Cuadrado calcia da lontano, Meret c'è. Poi un colpo di testa di Milik alto. Il Napoli invece gioca come sempre, fa possesso infinito, ma non riesce però realmente a impensierire Szczesny. Perché Lozano partecipa poco in fase offensiva, Osimhen soffre una marcatura old style e Kvara invece è sempre raddoppiato.
Proprio Kvaratskhelia è protagonista di un episodio controverso, quando il georgiano, poco dopo la mezz'ora, subisce un duro colpo da Gatti. Il 77 partenopeo resta a terra. Il replay chiarisce tutto. Un pugno in faccia ha steso il calciatore partenopeo. Fabbri non interviene, il VAR nemmeno. I dubbi restano. All'intervallo in ogni caso è 0-0.
Nella ripresa la Juventus parte in modo differente, è più propositiva. Ma la prima occasione ce l'ha il Napoli, Kvara ci prova, Szczesny c'è. Allegri è il primo a cambiare. Kostic e Miretti lasciano il posto a Chiesa e Di Maria. I partenopei hanno un'altra chance, ma il portiere polacco è un muro.
Con un altro contropiede la Juve si fa vedere, le folate bianconere fanno sempre tanta paura. Osimhen si prende gli applausi di tutto lo Stadium per un bel gesto di fair play, con Soulé a terra e infortunato. Spalletti risponde intanto mandando in campo Elmas e Zielinski (per Lozano e Ndombele).
Al 70′ c'è una splendida azione insistita del Napoli, Elmas e Di Lorenzo bravissimi, Osimhen calcia, pallone deviato e di un soffio al lato. Sul successivo corner colpisce ancora il capocannoniere della Serie A, Szczesny blocca. Poi altra chance per Osimhen che calcia al volo e manca un'occasione buona. A cavallo dell'80' è la Juve ad avere due occasioni. Rugani ci prova dopo un corner, Fagioli frutta un errore di Anguissa e serve Milik, che è ben messo ma calcia molto male.
E la Juventus trova il gol dell'1-0 all'83' con Di Maria. L'argentino riceve un pallone favoloso, galoppa per una quarantina di metri, entrato in area di rigore mette a sedere Meret e insacca. Ma il Napoli protesta. C'è l'intervento del VAR per un fallo di Milik su Lobotka. Il fallo c'è, gol annullato. Lo Stadium è furioso. Raspadori intanto prende il posto di Kvaratskhelia.
Al 90′ Allegri manda in campo Vlahovic che dopo pochi secondi insacca da pochi metri, ma Fabbri annulla, perché il pallone che gli aveva servito Chiesa era uscito. Quindi bandierina alzata.
Il finale è pazzesco. Perché mentre Cuadrado è a terra, il Napoli riparte, ha tanto spazio, Zielinski con una grande giocata, trova Elmas, il pallone attraversa tutta l'area di rigore e finisce dalle parti di Raspadori che con un tiro al volo batte Szczesny, è 1-0. Questo gol è buono. Il Napoli dopo otto minuti di recupero festeggia il successo. Juve battuta 1-0 e scudetto a un passo, può arrivare già domenica prossima.
