Il morale è molto basso, Conte costretto a lavorare con i manichini: “Ho solo 10 giocatori”
Antonio Conte conosce un solo modo per arrivare a centrare risultati e obiettivi, ovvero con il lavoro. Testa bassa e pedalare, sempre e comunque, per il manager salentino che sta cercando di far cambiare marcia anche al Tottenham. Un'impresa non semplice considerando il suo arrivo a stagione in corso, con una rosa "abituata" ad altre metodologie d'allenamento e altri ritmi. Come se non bastasse a complicare i piani dell'ex di Juventus e Inter è arrivato anche il Covid, con il focolaio scoppiato in casa Spurs che gli ha impedito di poter lavorare con tutto il gruppo in un momento comunque nevralgico della stagione.
Sono passate praticamente due settimane dall'ultima partita giocata, dopo gli inevitabili rinvii (contro Rennes, Brighton e Leicester) legati proprio al moltiplicarsi delle positività, e alle porte c'è una sfida a dir poco complicata, ovvero quella casalinga contro il Liverpool. Un match già difficile in condizioni normali, figuriamoci con diverse pedine fuori gioco. Per capire quanto sia stato difficile in allenamento per gli Spurs, Conte in conferenza stampa ha rivelato: "Per tre giorni non abbiamo fatto una sessione di allenamento e poi abbiamo lavorato con solo 10, 12 giocatori. Il morale era molto giù".
Inutile però piangersi addosso, con Conte e il suo staff che hanno dovuto fare necessità virtù e studiare dunque soluzioni alternative. In allenamento infatti il tecnico ha dovuto fare ricorso a dei manichini, per sostituire i calciatori assenti. Una situazione d'emergenza totale dunque di non far scoraggiare ulteriormente il gruppo: "Non è stato facile affrontare questa situazione e allenare i giocatori. Avere 12 giocatori è molto difficile. Di solito, se vuoi provare una formazione, occorrono 20 giocatori e non è semplice farlo. Devi allenarti con i manichini. Non è facile. Non è lo stesso".
Alla fine però bisogna allinearsi alle decisioni della Premier League, e dunque quando c'è da giocare è inutile lamentarsi. A tal proposito Conte ha richiamato all'unità i club inglesi: "Bisogna prestare attenzione. Ai giocatori che recuperano non puoi chiedere tutto e subito. Comunque siamo in un momento in cui tutti dobbiamo collaborare. Cercare di non fermare il calcio, cercare di non chiudere nuovamente gli stadi".