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Pogba positivo al doping, le ultime news

Il mondo Juve crolla addosso a Pogba per la vicenda doping: “Nel suo caso non può patteggiare”

Cesare Di Cintio, avvocato esperto di diritti sportivi e fondatore di Dcf Sport Legal, ha spiegato a Fanpage.it tutti gli aspetti della vicenda. Il club può decurtare l’ingaggio fino ai minimi tabellari (circa 42 mila euro lordi) e arrivare anche alla risoluzione del contratto.
Intervista a Cesare Di Cintio
Avvocato esperto di diritti sportivi e fondatore di Dcf Sport Legal
A cura di Maurizio De Santis
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Pogba è stato trovato positivo a una sostanza vietata dopo l'analisi delle urine che risalgono al 20 agosto scorso.
Pogba è stato trovato positivo a una sostanza vietata dopo l'analisi delle urine che risalgono al 20 agosto scorso.
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Si è trattato di atteggiamento superficiale ma in buona fede oppure di dolo? E chi ha commesso l'uno o l'altro? Il nocciolo della questione del caso Pogba, positivo al testosterone e sospeso in via cautelare dal Tribunale Nazionale Antidoping, è tutto qui: capire dove c'è stato l'errore nella somministrazione e risalire all'autore. Una deduzione fondamentale per scandire anche i prossimi passaggi procedurali oltre alla posizione del centrocampista che può aggravarsi, contenere o evitare le sanzioni, ammesso riesca a dimostrare la propria assoluta innocenza.

Il calciatore rischia punizioni severe sia a livello sportivo (con una squalifica fino a un massimo di 4 anni) sia penale (per com'è disciplinata la materia anche dal Codice) qualora le indagini accertino che si tratta di responsabilità diretta oppure di persone a lui molto vicine e di cui s'è fidato (per esempio: è stato forse mal consigliato da un amico medico a cui s'è rivolto? è stato ingannato o la sua è stata solo negligenza?). Ipotesi differente è quella che prende in esame una falla nella catena di comando dello staff medico della Juventus tale da aver creato un danno al tesserato: vanno sempre comprovati sia la fornitura incauta del farmaco che contiene la sostanza proibita sia il fatto che il francese non è mai stato a conoscenza dell'assunzione del prodotto vietato.

Nell'attesa sia fatta chiarezza, Pogba si ritrova ai margini del mondo Juve che, in base ai regolamenti sanciti nell'accordo collettivo tra Lega Serie A, Figc e Associazione Italiana Calciatore, può: escluderlo in maniera provvisoria e diretta dal normale ciclo di lavoro tra preparazione e allenamenti; optare per la risoluzione del contratto; ricorrere alla riduzione della retribuzione entro i parametri previsti dai minimi federali individuati nella tabella. Nel caso specifico l'ex Manchester United, che appartiene alla fascia dei calciatori che hanno dai 24 anni in su, passerebbe da uno stipendio di 8 milioni netti annui a una somma di 42,477 euro lordi.

Il centrocampista francese è stato sospesoin via cautelativa dal Tribunale Nazionale Antidoping,
Il centrocampista francese è stato sospesoin via cautelativa dal Tribunale Nazionale Antidoping,

Cesare Di Cintio, avvocato esperto di diritti sportivi e fondatore di Dcf Sport Legal, ha spiegato a Fanpage.it questi e molti altri aspetti della vicenda scoppiata per i riscontri sul campione di urine risalenti alla partita di campionato del 20 agosto scorso, quando i bianconeri giocarono e vinsero a Udine (allora Pogba risultò regolamente tra i convocati ma restò in panchina per tutto il match).

Quali sono i prossimi passaggi procedurali: cosa possono fare la Juve e il calciatore in base ai regolamenti?
"Il PGR (Procedura di gestione dei risultati) prevede il diritto dell’atleta di richiedere che venga condotta l’analisi del campione biologico B, con oneri a suo carico, entro tre giorni dalla data di notifica dell’esito avverso. Si tratta di una possibilità, non di un obbligo. Di fronte alla comunicata rinuncia, o trascorsi inutilmente i tre giorni, NADO Italia attiva il relativo procedimento disciplinare. Nel caso di Pogba, sembra che le controanalisi siano state richieste.
Nel frattempo, il Tribunale Nazionale Antidoping, in accoglimento dell’istanza proposta dalla Procura Nazionale Antidoping, ha provveduto a sospendere in via cautelare Pogba per la violazione degli articoli  2.1 e 2.2. In questi casi, di fronte al riscontro di un esito avverso su qualsiasi sostanza non specificata contenuta nella Lista WADA, la NADO Italia, tramite la PNA (Procura Nazionale Antidoping), richiede al TNA (Tribunale Nazionale Antidoping) la sospensione cautelare dell’atleta.
Se l’esito del campione B non confermerà la positività, il provvedimento di sospensione decadrà e, in mancanza di ulteriori elementi di prova e alla luce delle specifiche circostanze del caso di specie, NADO Italia potrebbe dichiarare concluso il procedimento. Qualora invece dovesse confermarlo, la Procura Nazionale Antidoping procederà con il deferimento dell’atleta davanti al Tribunale Nazionale Antidoping".

Il centrocampista adesso è ai margini del mondo Juve: cosa può fare il club nei suoi confronti.
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Cosa succede se Pogba risulterà positivo alle controanalisi: c'è possibilità da parte del calciatore di presentare ricorso e impugnare la decisione? Se sì, quali sono i tempi.
"L’esito delle controanalisi non può essere impugnato, in nessun caso. Avverso il provvedimento di sospensione cautelare di cui all’art. 3, può essere proposto dall’atleta un ricorso alla Corte Nazionale d’Appello antidoping entro dieci giorni dal ricevimento del provvedimento di sospensione cautelare".

Cosa può fare Pogba per non rischiare il massimo della pena?
"È presto per dirlo. Se nel sistema penale, l’imputato è innocente fino a prova contraria, con l’antidoping la questione è differente. Soltanto il fatto che il calciatore sia stato trovato positivo implica la violazione commessa dal giocatore stesso. Sarà quindi onere dell’atleta dimostrarsi innocente e confutare quanto emerso dalle analisi. Innanzitutto, dovrà dimostrare che la sostanza è entrata nel proprio corpo in modo non intenzionale, eventualmente anche tramite altri prodotti “contaminati” e fornire una dimostrazione scientifica. Questo è fondamentale per il calciatore, in sede di difesa, per evitare il massimo della pena".

Cosa succede se l’errore della somministrazione è stato fatto dall’equipe medica della Juve (nello specifico, anche cosa può fare il calciatore nei confronti del club)?
"Una somministrazione incauta del prodotto dopante da parte dell’equipe medica del club dovrebbe essere provata, come pure il fatto che l’atleta non fosse a conoscenza dell’assunzione del prodotto vietato.
Qualora tutto ciò venisse dimostrato in modo preciso e certo, è comunque impossibile allo stato attuale fornire una risposta precisa, perché sono molte le questioni che dovrebbero essere preliminarmente analizzate per poter definire gli strumenti e i mezzi di tutela dell’atleta: il rapporto giuridico tra il club e l’equipe, la consapevolezza del club e altri ancora".

Cosa succede se l’errore è stato fatto da persone vicine al calciatore e di cui lui s'è fidato?
"In tal caso dipenderebbe tutto dalla consapevolezza dell’atleta, che dovrebbe dimostrare la sua assenza di colpa e negligenza e il modo attraverso il quale la sostanza vietata è entrata nel suo organismo. Esiste la fattispecie di “Nessuna colpa o negligenza”, in cui l’atleta o altra persona dimostrano che non erano a conoscenza, né sospettavano, né avrebbero potuto ragionevolmente sapere o sospettare pur esercitando la massima cautela, di aver usato o assunto sostanze vietate o metodi proibiti o di aver violato comunque le norme antidoping".

In Italia il doping è un reato considerato perseguibile anche a livello penale: Pogba può essere punito con provvedimenti durissimi.
In Italia il doping è un reato considerato perseguibile anche a livello penale: Pogba può essere punito con provvedimenti durissimi.

La riduzione della retribuzione quando può avvenire e in che proporzioni: quali sono i passaggi previsti dal regolamento?
"In termini generici, l’accordo collettivo di Serie A in vigore nel periodo 31 gennaio 2023 – 30 giugno 2024 prevede la sospensione del versamento della retribuzione da parte delle società, previa comunicazione, dalla data di decorrenza del provvedimento di sospensione".

La Juve può rescindere il contratto?
"L’Accordo Collettivo precisa che, in caso di squalifica per doping, la riduzione della retribuzione, in alternativa all’azione di risoluzione del contratto, può essere pari all’intera retribuzione, fissa e variabile, dovuta per il periodo di durata della squalifica, con decorrenza dalla sospensione cautelare deliberata dagli organi di giustizia sportiva".

In Italia il doping è considerato anche un reato. Cosa rischia a livello penale Pogba?
"Il doping è un reato punito con sanzioni pecuniarie (da 2.582 a 51.645 euro) e da tre mesi fino a tre anni di reclusione (che possono diventare di più, se insorgono danni effettivi per la salute), se ad essere indotto ad assumere sostanze vietate per doping è un minorenne o se, a distribuire le sostanze, è un dipendente del CONI. È quanto cita l'art. 1 della Legge 14 dicembre 2000, n. 376".

Qual è la Procura competente nel suo caso? E il giocatore può patteggiare?
"La procura competente è la Procura Nazionale Antidoping (PNA), che è un organo specifico che opera solo nell’ambito della NADO. Non è previsto il patteggiamento".

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