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Morte di Silvio Berlusconi

Il mondo del calcio ricorda Silvio Berlusconi: “Punto di riferimento e modello vincente”

Il mondo del calcio in queste ore sta omaggiando Silvio Berlusconi, che ha scritto la storia di questo sport con il Milan, con cui da presidente vinse 5 volte la Champions League.
A cura di Alessio Morra
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All'età di 86 anni è morto Silvio Berlusconi.È la fine di un'era. Silvio Berlusconi è stato Presidente del Consiglio, un grande imprenditore, che ha spaziato in vari campi, dalla televisione all'editoria, ma ha legato il suo nome anche al mondo dello sport, in particolare quello del calcio. E anche il calcio lo celebra in queste ore con tutti gli onori.

Una delle prime società a ricordare Berlusconi è stata il Napoli, che sul sito ufficiale ha scritto: "Il Presidente Aurelio De Laurentiis, con la moglie Jacqueline, Luigi, Edoardo e Valentina, i dirigenti, lo staff tecnico, la squadra e tutta la SSC Napoli esprimono profondo cordoglio per la scomparsa di Silvio Berlusconi". 

Poi naturalmente l'omaggio del Monza, il club che in pochi Berlusconi e Galliani hanno portato dalla Serie C alla Serie A. Un ricordo dell'ex Presidente del Consiglio lo ha fatto con il cuore anche il presidente della Fiorentina Rocco Commisso: "Sono vicino alla famiglia Berlusconi per la loro perdita. Silvio Berlusconi, leader politico e istituzionale, è stato un punto di riferimento e un modello vincente per lo sport italiano e per l’imprenditoria nazionale e internazionale. Da parte mia, della mia famiglia e di tutta la Fiorentina le più sentite condoglianze per il grave lutto". 

Il Verona con un tweet ha omaggiato Berlusconi. Ma è stato soprattutto il Milan a ricordarlo con un post commovente. Una foto in bianco e nero e poi ha citato una sua frase: "AC Milan profondamente addolorato piange la scomparsa dell’indimenticabile Silvio Berlusconi e si stringe con affetto alla famiglia, ai collaboratori e agli amici più cari. “Domani sogneremo altri traguardi, inventeremo altre sfide, cercheremo altre vittorie. Che valgano a realizzare ciò che di buono, di forte, di vero c'è in noi, in tutti noi che abbiamo avuto questa avventura di intrecciare la nostra vita a un sogno che si chiama Milan”. Grazie Presidente, per sempre con Noi".

Poi è arrivato il Real Madrid, che ha avuto come fiero avversario per tanti anni il Milan di Berlusconi, che la Champions l'ha conquistata da presidente per cinque volte. 

Questo il messaggio del Real: "Il Real Madrid CF, il suo Presidente e il suo Consiglio di amministrazione sono profondamente addolorati per la scomparsa di Silvio Berlusconi, storico presidente del Milan dal 1986 al 2017 e attuale presidente del Monza. Il Real Madrid desidera esprimere le sue condoglianze alla sua famiglia e ai suoi cari, e ai tifosi del calcio italiano, in particolare quelli di AC Milan e AC Monza. Durante la sua presidenza, il Milan ha vissuto uno dei periodi di maggior successo della sua storia, vincendo 5 Coppe dei Campioni, 3 Mondiali per Club, 5 Supercoppe Europee, 8 Scudetti, 1 Coppa Italia e 7 Supercoppe Italiane. Silvio Berlusconi, morto all'età di 86 anni, è stato Presidente del Consiglio italiano dal 1994 al 1995, dal 2001 al 2006 e dal 2008 al 2011. Riposa in pace". 

Mentre dal ritiro di Coverciano il Commissario Tecnico della Nazionale Roberto Mancini ha ricordato Berlusconi: "É un grande dispiacere per tutti dato che è stato un uomo straordinario per il mondo dello sport e per la politica. Oggi è una giornata triste, tutta la mia carriera è legata a Berlusconi presidente del Milan. Di ricordi calcistici ce ne sono tanti. Personalmente ricordo quando venne negli spogliatoi a farci i complimenti per la vittoria di un derby. Un uomo come lui ha rappresentato davvero tanto per l’Italia". L'ex c.t. Arrigo Sacchi, che ha fatto la storia del Milan con Berlusconi, ha detto parole davvero commoventi.

Il patron dell'Udinese Pozzo ha voluto ricordare Berlusconi, che conosceva da tanti anni: "Gianpaolo Pozzo e tutta l’Udinese esprimono il proprio cordoglio e dolore per la morte di Silvio Berlusconi, uomo che ha segnato la storia dell’imprenditoria e del calcio italiano. Da parte del club la vicinanza ai suoi familiari e a tutte le componenti del Monza". Poi è giunto il tweet di Buffon, ex portiere di Juventus e Nazionale.

Gli allenatori che sono stati legati a Berlusconi lo hanno ricordato e omaggiato. Dopo Ancelotti e Sacchi è stat la volta di Fabio Capello che all'Adnkronos ha detto: "Silvio Berlusconi è stato un genio. Aveva una visione per la quale era anni avanti. In tanti campi ha fatto cose incredibili, come nel calcio e nel mondo imprenditoriale, in altri ambiti lo hanno perseguitato. A lui devo tutta la mia carriera di allenatore. Dopo 4 anni di scrivania mi chiamò al Milan. La cosa mi stupì ma mi reso orgoglioso e ottenemmo risultati straordinari".

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 Queste le parole di Baresi: "Mi sento più solo. Per me era come un padre, un presidente unico e affettuoso per tutti. Ha realizzato i miei sogni". Questo invece il messaggio dell‘Inter: "Il Presidente Steven Zhang e tutta FC Internazionale Milano esprimono il proprio profondo cordoglio per la scomparsa del Presidente Silvio Berlusconi. La sua figura ha lasciato un segno indelebile nella storia del nostro Paese. Le sfide tra l'Inter e il suo Milan hanno reso la città di Milano il cuore del calcio mondiale".

Il presidente del CONI Giovanni Malagò con tutti gli onori ha parlato di Berlusconi: "La notizia della morte di Berlusconi ci ha reso tutti molto tristi. Anche se si sapeva che c’erano condizioni di salute complicate, non ha trovato preparato nessuno. Lo sport gli deve moltissimo. In 31 anni ha vinto 29 trofei, di cui 13 internazionali. Non a caso fino a pochi mesi fa il Milan era la squadra più titolata in assoluto. È impressionante la sua bacheca e il merito è della sua genialità, generosità e capacità organizzativa. Un uomo di sport poliedrico, anche su questo non mi scordo gli impegni in altre discipline. Siamo tutti molto tristi, un pezzo del paese che se ne va. Non posso dare giudizi in altri contesti o settori perché non ho ruoli, ma nello sport abbiamo perso un gigante sotto ogni punto di vista. Mi unisco al dolore di tutti i familiari“.

Urbano Cairo, che ha lavorato per anni con Berlusconi, e il Torino hanno voluto mostrare il proprio cordoglio per l'ex Presidente del Consiglio: "Il Presidente Urbano Cairo con tutto il Torino Football Club, è profondamente commosso per la scomparsa di Silvio Berlusconi, geniale imprenditore, grande innovatore e figura di primissimo piano della politica italiana". 

Le parole di Maldini, che è stata una delle bandiere del Milan di Berlusconi: "Ci lascia un genio, visionario e sognatore, ma soprattutto un amico che ha cambiato la storia della nostra Italia. Grazie di tutto Presidente, hai fatto vivere a tutti noi milanisti un sogno lungo più di 30 anni, nessuno sarà mai come te". 

Questo invece il ricordo della Lazio e del presidente Lotito: "Il Presidente della S.S. Lazio, Claudio Lotito apprende con profondo dolore la notizia della scomparsa di Silvio Berlusconi. Il mondo dello sport perde un grande innovatore, protagonista indiscusso del calcio italiano e non solo, a partire dalla seconda metà degli anni ‘80 con i trionfi internazionali del Milan, fino ai giorni nostri come artefice della rinascita dell’A.C. Monza. Se ne va un imprenditore illuminato, una figura carismatica, capace di accompagnare e guidare l'evoluzione di questo sport. Il club biancoceleste rivolge alla sua famiglia e ai suoi cari le più sincere condoglianze".

Dopo il messaggio del Napoli, è arrivato anche quello personale di Aurelio De Laurentiis, che ha ricordato Berlusconi: "Perdiamo un personaggio importante della storia italiana. Un imprenditore geniale, un politico straordinariamente coinvolgente, un grande uomo di comunicazione. Nel calcio, un autentico campione". 

Il ricordo del presidente della FIFA Gianni Infantino: "Lo voglio ricordare proprio così: una persone che, nel nostro amato sport ha sognato e poi ha trasformato quei pensieri in realtà".

Sul suo profilo Instagram il numero uno del calcio mondiale ha ricordato Berlusconi ricordando una frase che l'imprenditore disse quando acquistò il club nel 1986: "La nostra missione sarà quella di vincere, in Italia, in Europa e nel mondo. Attraverso il bel giuoco', sottolineando "quella u, che molti consideravano un vezzo. Molti lo consideravano un visionario, e avevano ragione. A livello calcistico aveva previsto tutto molto prima degli altri e infatti è diventato il presidente più vincente nella storia del club. Possono essere anche contenuti in una piccola città. Un forte abbraccio e sentite condoglianze a tutti coloro che gli hanno voluto bene. E grazie per averci fatto amare quello straordinario gioco. Anzi, giuoco".

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