Il mondo crolla addosso a Greenwood: la decisione dello sponsor è un’altra mazzata
Il Manchester United ne ha bannato il nome dallo store ufficiale: se provate a digitare Mason Greenwood il sistema vi restituirà un messaggio di errore del tipo "siamo spiacenti ma la sua ricerca non corrisponde a nessun prodotto". E non è l'unica decisione del club presa nei confronti del tesserato, formalmente sospeso da allenamenti e dalla vita sportiva del club perché sul suo capo pendono imputazioni molto gravi. È accusato di stupro e di violenza sessuale dalla sua fidanzata, Harriet Robson, che ha denunciato i pesanti maltrattamenti ricevuti pubblicando sui social network le immagini del labbro spaccato per il colpi ricevuti e del rivolo di sangue che le colava lungo il collo.
Un video e alcune foto shock divenute oggetto di denuncia e indagine, che domenica scorsa hanno portato all'arresto del giocatore per l'aggressione alla donna. Una posizione che nelle ultime ore si è aggravata anche per la diffusione di un audio nel quale, a corredo dei fatti raccontati dalla compagna, si sentono frasi abbastanza esplicite. E il tono fa pensare immediatamente alla brutalità dei modi che la giovane ha trovato la forza di portare a conoscenza di tutti: "Harriet, alza le gambe!", le intima Greenwood. "No, smettila di avvicinarmi il ca**o", la replica della fidanzata. Quel diniego non è bastato a fermarlo.
Il mondo sta crollando addosso a Greenwood che a 20 anni resterà macchiato per sempre una vicenda del genere. Buona parte dei compagni di squadra (da Cristiano Ronaldo fino a Marcus Rashford) hanno smesso di seguirlo sui social network. Alla riprovazione pubblica s'è aggiunta anche un'altra mazzata durissima: lo sponsor personale (la Nike, mentre è Adidas quello di squadra) ha fatto sapere attraverso una nota ufficiale che – nell'attesa si chiarisca la vicenda – ha sospeso la partnership commerciale con il calciatore finito in cella in seguito alla denuncia per stupro e aggressione. In una dichiarazione riportata dalla BBC, il nono marchio sportivo ha precisato: "Abbiamo sospeso la nostra relazione con Mason Greenwood – si legge nella nota ufficiale divulgata dai media -. Siamo profondamente preoccupati per le accuse inquietanti e continueremo a monitorare da vicino la situazione".
Preoccupazione per accuse inquietanti. È la frase che accomuna il Manchester United e lo sponsor di Greenwood. Lo scambio di battute definito "bestiale" complica tutto. "Non voglio fare sesso con te". "Non me ne frega niente di quello che vuoi, piccola merda". Un botta e risposta da brividi con Greenwood che adesso dovrà difendersi in tribunale.