Il mondo celebra il trionfo dell’Italia agli Europei: ora siamo “gli invincibili”
Invincible, Invincibile è il titolo che c'è sulla prima pagina de L'Equipe. Apertura d'obbligo dedicata alla Nazionale di Roberto Mancini che è campione d'Europa dopo la battaglia d'Inghilterra. È andata sotto, ha pagato lo scotto dell'emozione, ha vacillato ma non è caduta, ha raccolto le forze e ha reagito. Il gol di Bonucci ha riacceso le speranze, le parate di Donnarumma dal dischetto le hanno regalato un trionfo bellissimo.
It's coming Rome, Arriva a Roma scrive in prima pagina The National, il giornale scozzese che alla vigilia aveva riposto tutte le speranze in Roberto Mancini ritratto in versione Braveheart. Cuore impavido, quello dell'Italia che ha dato tutto. Heartbreak, Spaccacuore è la parola scelta dal tabloid The Guardian e dal Mirror che meglio spiega cosa ha rappresentato la sconfitta per la selezione di Southgate.
Credevano che in casa, a Wembley, dinanzi a oltre sessantamila tifosi, avrebbero vinto a mani basse. Il vantaggio lampo, illusorio, a freddo aveva alimentato aspettative e ambizioni. È svanito tutto a mano a mano che gli Azzurri guadagnavano metri e fiducia, combattendo zolla dopo zolla, fino al pareggio di Bonucci e ai quasi gol di Berardi e Bernardeschi.
So cruel, così crudele è l'espressione che accomuna Daily Express e The The Times. L'Inghilterra s'è arresa ancora una volta ai calci di rigore. "Non avremmo potuto fare di più. Perdere così la sensazione peggiore del mondo – ha ammesso Haeey Kane al termine dell'incontro -, ma abbiamo fatto un gran torneo e dobbiamo uscirne a testa alta". E che il colpo preso sia stato durissimo lo riassume con una sola parola il Wembleyazo che il quotidiano spagnolo Marca utilizza accomunando la sconfitta storica e pesante dell'Inghilterra a quelle più concenti del Brasile che ancora porta addosso i segni del Maracanazo e del Mineirazo.