video suggerito
video suggerito

Il momento nero di Lozano: vorrebbe spaccare il mondo ma finora s’è solo spaccato un dente

Hirving Lozano è stato uno dei protagonisti in negativo della sfida contro lo Spezia. Il Napoli ha cambiato 3 allenatori (Ancelotti, Gattuso, Spalletti) ma finora l’ex Psv non è mai riuscito a trovare la sua dimensione.
A cura di Maurizio De Santis
125 CONDIVISIONI
Horving Lozano con la faccia stralunata, il Chucky protagonista in negativo contro lo Spezia
Horving Lozano con la faccia stralunata, il Chucky protagonista in negativo contro lo Spezia

Bambola assassina. El Chucky. Lozano era arrivato a Napoli nell'estate del 2019 preceduto dalla fama di killer d'aria di rigore. Nel "pacco" di Mino Raiola c'era anche Manolas, altro oggetto costoso (36 milioni di euro, in parte ammortizzati con la vendita alla Roma di Diawara) e misterioso giunto in azzurro. Costo del messicano, 35 milioni di euro. Ingaggio netto, 4.5 milioni ma con il beneficio del decreto crescita che mette un tetto al lordo (5.90) e regala ossigeno al bilancio. Il classico attaccante che ti può fare a fette la difesa, lasciandoti addosso quella sensazione di freddo pungente e dolore.

Ma quel gol sbagliato a porta spalancata contro lo Spezia, il piede molle e la faccia stralunata (e per niente posseduta da uno spirito malefico) hanno suscitato i mugugni del "Maradona". Come si fa a sbagliare un gol così? Si sono chiesti i tifosi. Già… come. Eppure ci è riuscito. A cinque metri dalla porta, con un difensore davanti a sé – più disperato che certo di intercettare il pallone – l'ex Psv ha effettuato un tiro moscio. E non è stata l'unica nota stecca della serata: azionare il rewind e tornare indietro fino alla fase iniziale dell'incontro quando in area piccola svirgola un rasoterra di Zielinski è ai limiti del paradosso.

L'incredibile errore commesso dal messicano davanti alla porta dei liguri
L'incredibile errore commesso dal messicano davanti alla porta dei liguri

Ancelotti accolse Lozano a braccia e lo avrebbe anche portato a Madrid. Gattuso gli fece una lavata di capo e lo mise ai lavoro forzati per temprane i muscoli e lo spirito. Spalletti gli ha ricamato addosso il ruolo di lotta e di governo (come a San Siro contro il Milan), di esterno d'attacco o addirittura di prima punta provando a sfruttare i suoi inserimenti in velocità. Lui ha gradito, protestato, chiesto maggiore spazio, s'è sbattuto, sofferto l'ombra di Politano (e di Insigne) perfino ipotizzato per sé un futuro migliore dicendosi meritevole di un grande club. La realtà, però, è stata ben diversa.

Due immagini rendono bene il disagio del messicano che ha palesato difetti nella coordinazione e al momento del tiro: inciampa e sbatte contro un calciatore del Leicester, spezzando un dente nell'impatto; il cambio non gradito contro il Torino (se ne andò direttamente sotto la doccia). E ce n'è una terza che fa riferimento alla sciagurata sconfitta contro lo Spezia: quel gol mangiato/sprecato/fallito che è un tormento.

La delusione dell'attaccante del Napoli, Lozano, durante la sfida contro lo Spezia
La delusione dell'attaccante del Napoli, Lozano, durante la sfida contro lo Spezia

Cosa è successo al Chucky? Da bambola assassina ha assunto le fattezze del puffo brontolone che odia tutto. Il brutto infortunio subito in nazionale nell'estate scorsa (quando rischiò di perdere un occhio) ne ha sicuramente condizionato il rendimento e, in parte, gli ha tolto sicurezza al punto da sbagliare anche i passaggi più elementari, le letture di gioco palesando limiti nell'affiatamento con il gruppo.

Il raffronto inizia a essere impietoso anche perché senza Osimhen in attacco la responsabilità dei gol cade tutta o quasi sui compagni di reparto. E mentre in mediana Fabian e Zielisnki hanno fatto un salto in avanti non solo in termini realizzativi (5 gol) sugli esterni il gol latita. Il messicano è in buona/cattiva compagnia: l'anno scorso il bottino di reti complessivo arrivato da quella porzione di campo fu di 40 reti con Insigne (19) davanti a tutti seguito dal Chucky (11) e Politano (9). Lozano è lì, furente e furibondo, con 2 gol (nessuno decisivo) in 19 partite (di cui 12 da titolare) vorrebbe spaccare il mondo ma finora s'è solo spaccato un dente.

125 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views