Il mistero di Guardiola alla premiazione: incrocia un uomo, si rifiuta anche solo di guardarlo
Da vincente seriale qual è, Pep Guardiola è esattamente uguale agli altri cannibali: odia perdere, anzi soffre proprio fisicamente quando succede. La stagione calcistica inglese è cominciata col Community Shield, che ha visto il Manchester City affrontare l'Arsenal: gli Sky Blues hanno perso la coppa ai rigori, dopo essere stati raggiunti clamorosamente all'11° minuto di recupero dei tempi regolamentari. E hai voglia ad avere piazzato lo storico Triplete culminato nella Champions di Istanbul, perdere così fa male, maledettamente male.
E male l'ha presa Guardiola, che nel dopo partita ha polemizzato proprio sul maxi recupero: "Domani mattina alle nove siamo ancora qui a giocare". Stizzito il 52enne tecnico catalano, quando ha ricordato a tutti che il suo City ha perso tre Community Shield di fila per un semplice motivo: "Sapete perché? Perché abbiamo vinto la Premier League". Intendendo dire che prima bisogna arrivare a giocarla questa partita, l'equivalente della nostra Supercoppa.
Che Pep fosse di pessimo umore lo si era capito ben prima della conferenza post match, ovvero al momento della premiazione del City con le medaglie destinate ai secondi classificati. Oltre ai calciatori, anche il tecnico è salito sulla tribuna di Wembley per ricevere l'amaro ricordo ed in quel momento è successo qualcosa di molto strano, che in poco tempo è diventato un vero e proprio mistero dopo la diffusione del video sui social.
Nel filmato si vede Guardiola – prima di ricevere la sua medaglia – salutare con la classica stretta di mano i dirigenti che sono disposti in fila durante la cerimonia. Tuttavia ad un certo punto l'allenatore del City incrocia qualcuno che gli fa cambiare espressione, facendola diventare corrucciata e torva. Allora Pep si gira verso il campo, dando le spalle alla persona in questione per non guardarlo nemmeno, mentre gli passa davanti. E non solo si limita a questo, ma ostacola anche alcuni suoi giocatori affinché pure loro ignorino l'uomo e non gli stringano la mano.
Ma chi è questa persona? Si tratta del 76enne Alan Smith, ex allenatore del Crystal Palace e del Wycombe Wanderers, che è apparso assolutamente confuso dal comportamento all'apparenza inspiegabile di Guardiola e ha assistito perplesso a quanto stava accadendo davanti a lui. Il perché della condotta del catalano resta tuttora un mistero e neanche il dilagare della vicenda sui social ha contribuito a fare chiarezza. Fatto sta che Pep ha stretto la mano a tutti a Wembley tranne che a lui.