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Il mistero della maglia che al Chelsea nessuno vuole: “È maledetta, i calciatori hanno paura”

Il tecnico dei Blues, Thomas Tuchel, ha spiegato perché in rosa finora nessun calciatore dei Blues ha scelto quella casacca. Temono vi sia un sortilegio a renderla sventurata. “Tutti quelli che sono qui da tempo mi ripetono spesso: ah, sai, aveva il 9 e non ha segnato…”.
A cura di Maurizio De Santis
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Il tecnico del Chelsea, Thomas Tuchel, ha rivelato perché i calciatori non vogliono scegliere la maglia numero 9 anche se libera.
Il tecnico del Chelsea, Thomas Tuchel, ha rivelato perché i calciatori non vogliono scegliere la maglia numero 9 anche se libera.

Molto più di semplice scaramanzia. Molto più dell'ironico ‘non è vero ma ci credo'. C'è una maglia che al Chelsea mette i brividi addosso solo a vederla. Immaginarla addirittura addosso per il prosieguo della stagione è anche peggio. Quasi fa paura sceglierla, convinti dell'influsso negativo che avrebbe sulle prestazioni di chi la veste.

Non è questione di rispetto per un numero iconico (è il caso del 26 che Kalidou Koulibaly ha preso solo dopo aver chiesto il permesso a una bandiera dei Blues come john Terry) ma di opportunità d'evitare di sfidare il fato.

La 9, una delle casacche più ambite, almeno a Stamford Bridge è diventata un tabù. Ne sa qualcosa Romelo Lukaku che in Inghilterra era tornato dopo il periodo strepitoso con l'Inter, culminato con la conquista dello scudetto, ma ha vissuto una delle annate peggiori. Un affare da 100 milioni di euro finito in fumo al punto da costringere il club alla cessione in prestito, complice la volontà della punta di fuggire a Milano (in nerazzurro ha il 90).

Romelo Lukaku è stato uno degli ultimi attaccanti dei Blues ad aver indossato la numero 9.
Romelo Lukaku è stato uno degli ultimi attaccanti dei Blues ad aver indossato la numero 9.

Kezman, Fernando Torres, Falcao, Morata, Higuain sono alcuni degli attaccanti che hanno "osato" andare in campo con quella cifra pesante come un macigno, restandone schiacciati. E quale sia l'umore dei giocatori lo ha spiegato l'attuale allenatore dei londinesi, Thomas Tuchel.

Quando gli è stato chiesto perché nessuno dei giocatori figura in lista con il 9 in occasione della partita di Premier League contro l'Everton ha risposto in maniera molto sincera. E appariva serio. "È maledetto, è maledetto… mi dicono che è maledetto".

Basta questa frase semplice, semplice per svelare il mistero. Anzi, lo stesso tecnico tedesco ha rafforzato il concetto chiarendo come "sorprendentemente, nessuno vuole toccarlo… non c'è richiesta per il 9, nemmeno in caso di cambio di numero".

"È maledetto", le parole di Tuchel rendono bene l'idea sulla diffidenza dei giocatori a prendere quel numero che in passato è stato sfortunato per chi lo ha indossato.
"È maledetto", le parole di Tuchel rendono bene l'idea sulla diffidenza dei giocatori a prendere quel numero che in passato è stato sfortunato per chi lo ha indossato.

Davvero i giocatori si lasciano condizionare da una credenza di questo tipo? Davvero credono che la fortuna o la sfortuna di una stagione sia determinata da un semplice numero di maglia? A giudicare dal tenore della risposta di Tuchel, la convinzione è (anche) questa.

"Tutti quelli che sono qui da tempo mi ripetono spesso: ah, sai, aveva il 9 e non ha segnato, aveva il 9…  ecco perché adesso nessuno vuole prenderlo – ha aggiunto l'allenatore -. Io stesso sono scaramantico e posso capire questa diffidenza da parte dei calciatori".

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