Il mistero del portiere del Marocco: canta l’inno ma non gioca, la Rai se ne accorge dopo 41 minuti
C'è un giallo a margine del match dei Mondiali tra Belgio e Marocco, in corso di svolgimento all' Al Thumama Stadium di Doha: tra i pali della formazione africana non c'è infatti il titolarissimo Bono, ma il vice Munir. La cosa strana è che il 31enne portiere del Siviglia era regolarmente in campo pochi istanti prima del fischio d'inizio della partita, salvo poi lasciare il posto al suo secondo.
Così come altrettanto strano è stato il fatto che i telecronisti Rai se ne siano accorti solo dopo 41 minuti, quando Stefano Bizzotto – probabilmente avvertito dallo studio – ha detto: "Mi correggo, errore mio: in porta non c'è Bounou, c'è Munir, maglia numero 12. Ed è una sorpresa, a meno che non ci siano problemi fisici per Bounou". Al che è intervenuto la spalla tecnica Lele Adani: "Questo è strano, però, Stefano. Bounou è sempre stato lui il titolare".
"Ed è regolarmente in panchina, davvero una scelta clamorosa, immagino non sia al meglio delle sue possibilità, altrimenti non lo lasci fuori", ha aggiunto allora Bizzotto, spalleggiato da Adani: "Sicuramente è una scelta dell'ultimo minuto, perché è davvero il portiere titolare di questa squadra, non è mai stato in discussione, non c'è mai stato ballottaggio".
Ma cosa è successo realmente a Yassine Bounou, meglio conosciuto come Bono? Le immagini prima del fischio d'inizio sciolgono in parte il mistero: dopo aver cantato l'inno nazionale a centrocampo assieme a tutti i suoi compagni, mostrando già di non stare bene, il portiere marocchino si dirige a bordo campo.
Lì ha un conciliabolo con lo staff tecnico della squadra, spiegando evidentemente che qualcosa non va: fa un gesto col guanto destro davanti al volto, per indicare che gli gira la testa e che non è in condizione di giocare. A quel punto il Ct marocchino Hoalid Regragui corre da Munir, lo abbraccia e gli dice di sbrigarsi ad entrare in campo: sarà lui a difendere la porta contro il Belgio.
Nel dopo partita, Bono ha poi confermato che ha provato fino all'ultimo a scendere in campo, ma si è dovuto arrendere al problema fisico: "Mi ero infortunato contro la Croazia. Oggi ho fatto del mio meglio per poter giocare, mi sono sottoposto ad infiltrazioni, ma ho avuto le vertigini e mi sono sentito male. L'arbitro mi ha detto che potevo lasciare il campo dopo l'inno e non contava come una sostituzione". L'assenza del suo portiere titolare non ha nociuto più di tanto al Marocco, che si è imposto per 2-0 sul Belgio.