Il mistero del ginocchio di Chiesa, dice no ai preparatori della Juve: “Non posso, mi fa male”
Federico Chiesa è ormai rientrato da tempo dopo la convalescenza seguita all'operazione al ginocchio destro del 23 gennaio 2022, una ricostruzione del legamento crociato che aveva stoppato bruscamente l'ascesa dell'attaccante della Juventus e richiesto parecchi mesi di assenza dai campi. Chiesa era tornato in partita ufficiale 297 giorni dopo l'infortunio, subentrando il 2 novembre scorso nell'ultimo quarto d'ora contro il PSG il Champions.
Allegri e i tifosi bianconeri si auguravano che da quel momento l'ex viola tornasse ad essere un pilastro della formazione titolare, ma in realtà – pur essendoci stata in mezzo la pausa di due mesi per i Mondiali che poteva dare ulteriore tempo e modo a Chiesa per recuperare condizione – il tecnico della Juve ne ha centellinato l'impiego, con in mezzo anche tre assenze dai convocati dovute ad affaticamento muscolare (Monza, Spezia, Nantes).
La verità è che qualcosa non va come previsto nel ginocchio del 25enne ligure, neanche in panchina sabato contro il Verona ufficialmente per una tendinite, dopo che già aveva marcato visita contro la Sampdoria sempre per fastidi all'articolazione, né erano state più rassicuranti le sue brevi apparizioni contro Friburgo e Inter (in quest'ultima occasione era stato sostituito dolorante dopo neanche 20 minuti dal suo ingresso in campo nel secondo tempo).
Dopo aver saltato la Nazionale ed essere volato in Austria dal professor Fink che lo aveva operato – visita dalla quale non è risultato alcun problema particolare – è dunque arrivato il forfait anche nel match vinto sul Verona, preceduto da un episodio in allenamento che non contribuisce a rassicurare chi ha a cuore le sorti della Juventus. Venerdì scorso alla Continassa, svela la Gazzetta dello Sport, i preparatori bianconeri hanno chiesto a Chiesa di forzare un po' di più, ricevendone come risposta un secco "mi fa male, non posso".
Una discussione descritta come "animata", che dimostra come da un lato ci sia il giocatore che continua a provare dolore e non sentirsi sicuro mentre dall'altro il club si chiede cosa stia succedendo, visto che esami clinici e visite specialistiche non ravvisano criticità. A questo punto lo staff medico della Juve sta pensando ad un accertamento ancora più approfondito, un'artroscopia a fibra ottica al ginocchio, per capire se ci possa essere qualcosa sfuggito in precedenza o se la componente psicologica stia piuttosto giocando un ruolo importante nel frenare il giocatore. Intanto tra due giorni si gioca l'andata della semifinale di Coppa Italia a Torino contro l'Inter: ci sarà Chiesa?
