“Il mio ragazzo ha una bomba”: fidanzata gelosa chiama la polizia per non farlo andare alla partita

Dalla Francia arriva una storia incredibile, in cui si mischiano gelosia e leggerezza: una donna ha chiamato la polizia per simulare una minaccia di attentato terroristico allo scopo di fermare il proprio fidanzato che era diretto allo stadio per assistere a una partita di calcio. La telefonata è stata tracciata e poco dopo le forze dell'ordine hanno fatto irruzione a casa di lei, mentre lui ignaro proseguiva la sua trasferta in pulmann: una vicenda completamente surreale che ovviamente non è finita lì.
Tutto è cominciato domenica scorsa, quando il ragazzo in questione ha deciso di andare a Marsiglia per assistere al match in programma in serata al Velodrome tra la squadra di Tudor, di cui è tifoso, e il Troyes. Era una trasferta per lui e dunque ha preso un autobus, non prima di aver questionato con la sua fidanzata che non aveva preso di buon grado il fatto di essere lasciata tutta sola per l'intera giornata dal suo compagno.

E dunque, quando la donna si è trovata in competizione con la squadra del cuore del fidanzato, ha pensato a come potesse impedire che andasse allo stadio quella sera, fino ad arrivare alla sospensione della ragione per compiere un atto folle. Furiosa dopo che lui era partito, la 23enne ha telefonato alla polizia per allertarli con un allarme fasullo: "Il mio fidanzato è sull'autobus con una bomba, vuole far saltare tutto a Marsiglia!".
A quel punto è stata immediatamente attivata la procedura per l'identificazione della chiamata e la polizia ha scoperto che la telefonata era stata fatta da Colomiers vicino a Tolosa. La giovane è stata dunque rapidamente individuata e la polizia si è fiondata a casa sua. Completamente sorpresa, ha ammesso subito di essere lei l'autrice della chiamata anonima e poi ha spiegato agli attoniti agenti le motivazioni davvero infantili del suo gesto: "Volevo solo che lui rimanesse con me".
In tutto questo trambusto, il tifoso del Marsiglia si trovava placidamente sul pullman e si godeva l'attesa del match, cui ha potuto assistere regolarmente domenica: è stata una bella serata per lui, visto che l'OM ha battuto il Troyes 3-1 e ha mantenuto il secondo posto nella Ligue 1 alle spalle del PSG ormai lanciato verso il titolo.
Il ragazzo 29enne – racconta ‘La Depeche' – è stato poi convocato dalla polizia per dare la propria versione dei fatti: presentatosi il giorno dopo in questura ha ribadito che lui di bombe o esplosivi non ha mai saputo nulla. Qualche conseguenza l'avrà invece la sua fidanzata, il cui falso allarme le è costato l'apertura di un procedimento giudiziario a suo carico: dovrà presentarsi in tribunale a Tolosa a inizio maggio. E forse anche nel rapporto tra i due sarà necessario un chiarimento…