Il ministro Vincenzo Spadafora: “Lo sport in Italia può riprendere dal 4 maggio”
Il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha ufficializzato la proroga del "lockdown" in Italia fino al 3 maggio. Il Paese resta chiuso, ogni attività (eccezione fatta per quelle considerate di prima necessità) bloccata per altre due settimane. Una decisione che il Premier ha spiegato con la necessità di fare ancora uno sforzo per arginare la diffusione dei contagi da Covid-19 prima di passare a quella che è stata definita la "fase 2", ovvero quel periodo di tempo durante il quale si cercherà di tornare lentamente alla normalità. La strada è ancora lunga e occorrerà ancora molto prima di uscire dalla pandemia che ha avuto effetti devastanti sulla salute e sull'economia. Ecco perché, nonostante la tendenza incoraggiante dei dati, il Governo ha inteso con questo provvedimento dare un ulteriore segnale: non mollare proprio adesso che le misure di contenimento hanno dato riscontri importanti.
Stop prolungato anche per le attività sportive. In particolare per la Serie A e per i club che stanno già programmando il rientro in patria degli stranieri (tutti dovranno osservare le due settimane di isolamento previste dalla legge) e la ripresa del lavoro, con la speranza di poter battere il calcio d'inizio a fine maggio o entro la prima settimana di giugno. Se fosse effettivamente così, concludere la stagione anche a luglio diventerebbe un'opzione concreta e non più soltanto un'ipotesi.
La lettera del ministro Vincenzo Spadafora al Coni e al Ciop. Nel documento indirizzato ai presidenti Malagò e Pancalli il numero uno del dicastero indica una data possibile perché le federazioni rimettano in moto la macchina organizzativa.
Nella profonda convinzione che i nostri atleti e le nostre atlete, normodotati e disabili, torneranno a vincere e onorare presto il Tricolore, dentro e fuori i campi di gara, vi prego – si legge – di voler attivare le Federazioni e gli altri soggetti del sistema sportivo affinché la ripresa degli allenamenti e delle attività avvenga, presumibilmente dal 4 maggio, nel più rigoroso rispetto delle prescrizioni di sicurezza che saranno individuate d’intesa con le autorità sanitarie e gli organismi scientifici.