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Il Milan vuole evitare che l’Inter vinca lo scudetto nel derby: “Dobbiamo vincere tutte le partite”

Davide Calabria rende merito all’Inter, a un passo dal titolo numero 20, ma spera che il giorno della matematica non sia quello del derby, in programma il 22 aprile.
A cura di Alessio Morra
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Il Milan la qualificazione in Champions l'ha blindata anche se manca ancora la matematica. I rossoneri sono al secondo posto, e vorrebbero mantenerlo, la Juve è dietro di tre punti. L'Inter invece ne ha 14 in più e lo Scudetto della stella bis lo vede da vicinissimo, e potrebbe conquistarlo nel derby lunedì 22 aprile. La remuntanda dei sogni è impossibile, il Milan almeno cercherà di non far vincere il titolo ai ‘cugini' a San Siro nella stracittadina, parola di capitan Calabria.

L'Inter ha un vantaggio di 14 punti sul Milan. I nerazzurri sanno che se vinceranno le prossime quattro partite di campionato saranno con certezza aritmetica campioni d'Italia il 22 aprile. Un sogno per molti tifosi dell'Inter che vede il titolo numero 20 e la seconda stella, che era ed è anche un obiettivo del Milan, che spera quantomeno di non vedere l'altro club della città vincere il titolo nel derby, come ha dichiarato nell'intervista a Radio Serie A Davide Calabria.

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Il capitano, alla vigilia del match con la Fiorentina, ha parlato anche di quell'ipotesi: "Non vogliamo che l'Inter sia aritmeticamente campione contro di noi". Poi ha reso merito alla squadra di Inzaghi: "Volevamo vincere lo scudetto, ma dobbiamo essere onesti: l’Inter ha fatto un campionato pazzesco, fuori dal comune. Se lo scudetto l’Inter lo vincerà nel giorno del derby? È ancora presto per dirlo. Ci sono partite da giocare prima e noi le vogliamo vincere tutte, in modo che questo non accada".

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Capitan Calabria ha parlato anche del suo futuro al Milan: "Ho 27 anni e non mi reputo ancora così vecchio anche se ne ho passate tante con questa maglietta. Per me questa fascia e questa maglia saranno sempre parte di me. Rappresenterò sempre il Milan, anche questa è una grossa responsabilità. Da calciatore? Si mi vedo qui, perchè no? Non me lo sono mai chiesto ma qui sono cresciuto e continuare a far parte di questa famiglia mi piacerebbe molto". 

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