Il Milan vince con merito il derby contro l’Inter: Gabbia rinforza la panchina di Fonseca
Paulo Fonseca ha salvato la panchina del Milan, vincendo con merito il derby giocato ‘in casa' dell'Inter: un 2-1 deciso dai gol di Pulisic e Dimarco nel primo tempo, e dalla rete di Gabbia a un minuto dalla fine del match. I rossoneri appaiano dunque i nerazzurri a quota 8 in classifica, in sesta posizione. I fantasmi dei vari Sarri, Tudor e Terzic sono allontanati, almeno per il momento, dalle notti del tecnico portoghese.
Milan offensivo: Morata assieme ad Abraham, fuori Loftus-Cheek
Fonseca aveva deciso di giocarsi a viso aperto la partita che poteva essere decisiva per il suo futuro: confermate le voci della vigilia sull'impiego contemporaneo di Morata e Abraham in attacco, con Pulisic e Leao sugli esterni di uno schieramento molto offensivo. Il sacrificato è Loftus-Cheek, che si accomoda in panchina assieme a Pavlovic, cui viene preferito Gabbia per affiancare Tomori in difesa. Dall'altra parte nessuna sorpresa per Inzaghi, che schiera la formazione titolare dell'ultimo Scudetto, coi rientri dei vari Pavard, Mkhitaryan e Lautaro Martinez rispetto all'undici che aveva pareggiato in Champions contro il Manchester City.
Nel primo tempo i gol di Pulisic e Dimarco
Il Milan parte meglio, non dando l'idea di una squadra sul punto di abbandonare il proprio allenatore al proprio destino. Molto ispirato Pulisic, che sblocca il risultato all'11' concludendo in area un'azione personale dopo aver rubato palla a Mkhitaryan: l'americano va via in mezzo a tre e poi brucia Sommer col destro sul primo palo. Qualche minuto dopo c'è un accenno di rissa tra più giocatori che viene sedato senza cartellini dall'arbitro Mariani. Poco prima della mezzora l'Inter pareggia con Dimarco, il cui diagonale basso col mancino – dopo aver scambiato con Lautaro – è chirurgico nell'infilarsi nell'angolino opposto, non lasciando scampo a Maignan. Il primo tempo si chiude con una grande parata del portiere rossonero su Thuram.
Tante occasioni per il Diavolo nel secondo tempo, nel finale il gol di Gabbia
Il Milan non arretra di un passo e se la gioca anche nella ripresa: rossoneri subito pericolosi con Leao, il cui colpo di testa viene smanacciato da Sommer. Poi il portiere svizzero rischia in uscita di piede sullo stesso Leao, che resta a terra malconcio, ma l'intervento dell'estremo nerazzurro è assolutamente regolare avendo preso prima il pallone. Al quarto d'ora Gabbia è bravissimo a sventare in scivolata un pallone pericolosissimo sui piedi di Dimarco, poi dall'altra parte è Reijnders ad impegnare ancora Sommer con un destro sporco.
Il match sembra svoltare al 66′, quando Mariani indica il dischetto perché ha visto un fallo di mano di Lautaro in area nerazzurra, ma il rigore per il Milan viene subito revocato con una veloce revisione al monitor a bordo campo, dopo che il VAR ha comunicato all'arbitro che il pallone era stato chiaramente colpito con la spalla e non col braccio dal capitano dell'Inter. Tra il 76′ e il 78′ il Milan ha altre due clamorose occasioni, prima con Leao – che conclude un contropiede con un sinistro da posizione favorevolissima parato dallo strepitoso Sommer – e poi con Abraham, il cui diagonale destro sfiora il palo opposto.
Ad un minuto dalla fine arriva il gol della meritata vittoria rossonera, con Gabbia che svetta di testa su assist su punizione di Reijnders dalla destra. Vince il Milan, la crisi viene chiusa nel cassetto e Fonseca respira: premiato il suo coraggio.