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Il Milan trema, la Uefa indaga sul fondo Elliott: “Poteri decisionali anche nel Lille”

Il fondo americano Elliott proprietario del Milan avrebbe poteri decisionali anche sul Lille. La Uefa ha aperto un’indagine per capire la sua influenza anche all’interno del club francese. La multiproprietà è vietata.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Il Milan è in piena lotta per lo Scudetto in attesa di capire come finirà il recupero di campionato tra Bologna e Inter che potrebbe dare ai nerazzurri la testa della classifica in caso di vittoria. I rossoneri stanno comunque resistendo anche se gli ultimi due pareggi senza reti contro Bologna e Torino lasciano l'amaro in bocca a Pioli e al club. Giroud e compagni saranno impegnati nell'anticipo di questa sera sul campo del Genoa a ‘Marassi' provando a riprendere la marcia vincente di un tempo. La società nel frattempo però deve fare i conti anche con un'altra grana che in queste ore ha messo in subbuglio il Milan. Secondo quanto rivelato da L'Equipe infatti, la UEFA avrebbe messo nel mirino il Lille. Cosa c'entra con il Milan?

Molto semplice. Come riportato dal quotidiano sportivo francese, sarebbe stata posta la lente d’ingrandimento sulla proprietà del club francese, per cercare di stabilire con esattezza a chi appartenga realmente la società. L'organo governativo del calcio europeo avrebbe così aperto un'indagine sul fondo Elliott, proprietario dei rossoneri, per capire il legame proprio con il Lille. Il fondo americano infatti è uno dei maggiori creditori di Merlyn Partners, fondo proprietario dello stesso Lille. Secondo la ricostruzione dei fatti riportata dall’Equipe, Elliott "eserciterebbe indirettamente il suo potere decisionale sul club francese" pur non avendo alcuna quota della società.

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Ovviamente il timore del Milan è riconducibile al fatto che le multiproprietà nel calcio sono vietate. E se venisse appurato il coinvolgimento del fondo Elliott nel Lille, questo potrebbe avere ripercussioni anche sui rossoneri. Entrambi le squadre hanno partecipato a competizioni Uefa per club essendo state inserite nello stesso girone di Europa League lo scorso anno. La Uefa infatti, all'interno del suo regolamento all'articolo 5, prevede che nessuna società che partecipi a una competizione UEFA per club può, direttamente o indirettamente, detenere o negoziare titoli o azioni di qualsiasi altro club che partecipa a una competizione UEFA per club.

E soprattutto non può essere socio di qualsiasi altro club che partecipa a una competizione UEFA per club né essere coinvolto a qualsiasi titolo nella gestione, amministrativa o di prestazione sportiva di qualsiasi altro club che partecipi a una competizione UEFA. Anche in Italia, in cui il tema delle multiproprietà è stato centrale con il caso Salernitana che ha fatto scuola, la FIGC ha vietato ufficialmente questa pratica lo scorso mese di settembre 2021. "Il Consiglio federale ha approvato all’unanimità il divieto di qualsiasi partecipazione societaria in più di un Club professionistico con l’obbligo di tempestiva dismissione, a pena di decadenza dell’affiliazione, per quelle società che dovessero salire in Lega Pro dalla Serie D. Per i casi esistenti, attraverso una disciplina transitoria, si è dato tempo per la dismissione entro l’inizio della stagione 2024/2025".

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"Il fondo di investimento Elliott controlla il Lille oltre al Milan?" titola l'Equipe sottolineando il dubbio insinuato dalla Uefa nei confronti di Elliott. Negli ultimi anni, in effetti, anche le operazioni di mercato tra i due club sono state frequenti: Leao, Maignan e ora anche Botmann e Renato Sanches sono nel mirino dei rossoneri. Il 18 dicembre 2020 il Lille è passato dalle mani di Gérard Lopez al fondo Elliott prima che tutte le azioni venissero poi trasferite a Merlyn Partners SCSp. Ma sembra proprio che Elliott stia continuando ad avere poteri decisionali sul club francese anche se la sensazione è che debba passare ancora un po' di tempo prima che si possa far realmente luce su questa inchiesta.

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