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Il Milan torna in Champions League dopo 7 anni: “Vittoria delle nostre idee, senza alibi o scuse”

Paolo Maldini ha tracciato la linea lungo il tragitto del Milan che è ritornato in Champions dopo 7 lunghi anni di attesa: “Il nostro segreto è stato non cercare mai scusanti anche nei momenti difficili”. Poi, l’analisi di un’impresa tutt’altro che scontata: “Abbiamo dovuto reinventarci, senza mercato né soldi. Siamo stati creativi,siamo la squadra più giovane d’Italia”
A cura di Alessio Pediglieri
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Il Milan è tornato in Champions League, un "Back Home" che la società ha voluto celebrare a lettere cubitali su tutti gli account social ufficiali rossoneri non appena è arrivato il fischio di fine partita contro l'Atalanta. La gara decisiva, la più importante della stagione che la squadra di Stefano Pioli non ha sbagliato, vincendo 2-0 grazie ai due rigori realizzati da Franck Kessiè, infallibile dal dischetto. E così, il ‘Diavolo' può festeggiare un ritorno in Coppa e un secondo posto in classifica generale che ne rilancia le ambizioni e la determinazione di un progetto che è stato costruito in corsa, ma che ha già dato risultati quasi insperati.

L'ultima volta era il 2014, poi il vuoto. Un Milan al ribasso, nelle posizioni di rincalzo, senza pretese di riportarsi in Champions League, tra vicissitudini finanziarie e di proprietà, con errori sul mercato, scelte tecniche in panchina riviste e corrette. Fino alla nuova stabilizzazione che ha riportato i rossoneri nel Torneo continentale più importante in assoluto, conquistato per ben sette volte e che dalla prossima edizione rivedrà i colori rossoneri in griglia di partenza.

L'inferno è dunque stato attraversato da un Diavolo che ha ritrovato il sorriso, anche se stentato per la fatica e la grande paura di non farcela proprio all'ultimo, dopo il passo falso interno contro il Cagliari. Una rinascita che porta nomi e scelte precise, come quello della riconferma di Stefano Pioli un anno fa, contro ogni pronostico e tentazione e la via tracciata da Paolo Maldini, bandiera in campo e attento dirigente fuori capace di ridare un senso al mercato e al valore tecnico e umano della rosa.

"La nostra grande capacità è stata quella di non assumere alibi o di accampare scuse nei momenti più delicati della stagione" ha detto l'ex capitano dopo il successo da Champions di Bergamo. "Una mentalità che ha permesso di crescere e maturare la nostra convinzione di raggiungere un traguardo più che meritato. Siamo la squadra più giovane d'Italia che sta provando a riscrivere la storia del Milan. Le difficoltà non sono mancate, con una riduzione degli ingaggi delle valutazioni tecniche, di una società nuova. Un lavoro fantastico compiuto da tutti, società tecnico e giocatori".

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