Il Milan spacca i suoi stessi tifosi: la Curva canta contro chi lascia lo stadio sul 5-1
Il Milan allo sbando ha spaccato la tifoseria rossonera e così a San Siro, oltre all'umiliazione e alla resa incondizionata per la lotta scudetto, davanti al 5-2 del Sassuolo è andata in scena anche la scissione interna ai sostenitori del Diavolo. C'è stato chi ha protestato abbandonando il proprio posto in tribuna e chi ha continuato malgrado tutto, a cantare e a sostenere i giocatori.
Quando il Sassuolo ha infilato la porta di Tatarusanu per la quinta volta, molti sostenitori del Milan hanno deciso che fosse troppo anche solamente attendere il 90′ e così è iniziata una lenta e lunga diaspora dai propri posti in tribuna verso le uscite mentre la gara era ancora in svolgimento. Ma mentre molti a capo chino lasciavano lo stadio in senso anche di protesta verso una squadra che aveva subito una sconfitta che rasentava l'umiliazione sportiva, la Curva – il cuore pulsante del tifo – ha invece optato per un atteggiamento differente, provando a continuare a cantare e a sostenere i giocatori.
Un atteggiamento positivo e propositivo che è sembrato essere stato recepito subito e nel verso giusto dagli uomini di Stefano Pioli che, di lì a poco, hanno ripagato l'attaccamento dei fedelissimi sugli spalti, con l'azione che ha portato alla prodezza di Origi, con il gran tiro dalla distanza che è valso il 2-5 finale. Nulla è cambiato ai fini del punteggio, molto sul fronte de rapporto tra squadra e tifosi. E adesso bisognerà comprendere come proseguirà questa decisione di non contestare apertamente un Milan che in tre settimane ha rovinato tutto quanto di buono era riuscito a costruire in un anno e mezzo, ridimensionando anche il successo dell'anno scorso col tricolore strappato all'Inter.
In attesa di capire quale sarà il clima attorno ai giocatori, è già chiaro quello all'interno della tifoseria stessa, spaccata in due tronconi tra chi ha detto basta e chi sembra voler dare ancora credito ai campioni d'Italia, soprattutto per evitare ulteriori burrasche in un momento più che delicato visto che si è aperta la settimana che porta al derby. Anche subito dopo il 90′ e con la squadra che si è presentata sotto la Curva, con i giocatori attoniti e che chiedevano scusa per la pessima figura rimediata in campo, non sono arrivate contestazioni. La parte più calda del tifo rossonero ha continuato a cantare, portando alto l'orgoglio di avere ancora sul petto cucito il tricolore, evitando qualsiasi contestazione o protesta pur giustificabile di fronte a un 5-2 subito in un momento in cui si chiedeva proprio un cambio di marcia immediato e totale.
Un atteggiamento che dalla curva è arrivato forte e chiaro per sostenere i giocatori ma soprattutto contro l'atteggiamento degli altri tifosi che avevano gettato la spugna: "Fermi un attimo, fermi un attimo… c'è mezzo stadio che va via" si sente dire dai capi curva con i megafoni. E da quel momento scatta la contromossa ultrà. "Contenti loro… boh… non ce ne fotte un c***o ne possiamo prendere anche altri tre, la Curva Sud sta qua e canta! Su le mani, su le mani con orgoglio, perché noi abbiamo orgoglio" continuano dai megafoni rivolti ai tifosiche iniziano a cantare.
Adesso bisognerà solo attendere: ci sarà il derby contro l'Inter e a quel punto sembra difficile che in caso di ulteriore brutta figura, il clima resterà lo stesso. Ai giocatori è stata data ulteriore fiducia, starà a loro non tradirla.