Il Milan si raduna l’8 luglio con l’incognita Ibrahimovic: il mercato dipende dalle sue condizioni
Il Milan ha ufficializzato sui propri canali social la data del raduno dei giocatori rossoneri, agli ordini di mister Stefano Pioli. Si tratta dell'8 luglio, tre giorni prima della conclusione degli Europei, ai quali parteciperanno quattro giocatori della rosa milanista: il nuovo portiere Mike Maignan, Simon Kjaer, Ante Rebic e Hakan Calhanoglu, se continuerà a vestire la maglia rossonera anche dopo il 30 giugno, quando scadrà il suo contratto. Questi si aggregheranno più tardi al ritiro, le cui tappe sono ancora da delineare. La certezza è che il Milan si ritroverà a Milanello l'8 luglio, per preparare la stagione della conferma in campionato, ma soprattutto del ritorno in Champions League, dopo sette lunghi anni di assenza.
L'incertezza per le condizioni di Ibrahimovic
Oltre all'incertezza per la situazione di Calhanoglu, in casa rossonera c'è un altro grande dubbio che dovrà essere sciolto nel mese che manca alla preparazione della prossima annata, quello relativo alle condizioni di Zlatan Ibrahimovic. La sua presenza o assenza sin dall'inizio farà tutta la differenza del mondo per Stefano Pioli, che ancora non sa quando potrà tornare a contare sul suo giocatore più importante.
Ibra si è infortunato il 9 maggio contro la Juventus, rimediando una distorsione al ginocchio sinistro che l'ha costretto a saltare gli Europei con la sua Svezia. Il controllo effettuato con il professor Volker Musahl, che l'aveva operato al legamento crociato nel 2017, aveva consigliato un trattamento conservativo di sei settimane. Ora che siamo circa a metà del percorso riabilitativo, le notizie che arrivano da Milanello non sono molto confortanti. La terapia che sta affrontando l'ex attaccante del PSG, infatti, non sta dando i risultati previsti. Il Milan attenderà l'esito del trattamento, in programma alla fine di giugno, per capire come muoversi.
Le ipotesi, se il trend negativo dovesse essere confermato, a pochi giorni dal raduno, sarebbero sostanzialmente due: un supplemento della terapia conservativa di un altro paio di settimane, che comunque non renderebbe lo svedese disponibile per la prima parte del ritiro di Pioli, oppure, se la situazione dovesse essere peggiore del previsto, un nuovo intervento chirurgico al ginocchio. Il Milan farà di tutto per evitare questo scenario, che potrebbe rivelarsi estremamente rischioso, considerando che Zlatan compirà 40 anni a ottobre e ha già affrontato una riabilitazione in seguito a un'operazione al ginocchio, che l'ha tenuto lontano dai campi per sette mesi.
Il mercato del Milan condizionato dalle condizioni di Ibrahimovic
Le condizioni di Ibrahimovic determineranno inevitabilmente anche le scelte sul mercato di Paolo Maldini e Frederic Massara. Se lo svedese dovesse affrontare un nuovo intervento chirurgico, i due avrebbero la necessità di trovare un'alternativa di livello alto, che possa sostituirlo per tutto il tempo necessario. Se, invece, le cose dovessero andare meglio e Ibra riuscisse a tornare disponibile al 100% a partire da metà luglio, le esigenze sarebbero diverse e il profilo cercato dalla società rossonera sarebbe quello di un giocatore che possa essere la sua riserva e, magari, far male a gara in corso, senza dimenticare che Pioli ha già in rosa anche Rebic e Leao.
All'interno di queste valutazioni, si inserisce con forza il nome di Olivier Giroud. La volontà di Maldini di puntare forte sul francese, infatti, potrebbe anche essere la conseguenza dell'incertezza sulle condizioni di Zlatan. Il giocatore del Chelsea sarebbe il profilo perfetto per affiancarlo e replicherebbe l'operazione fatta con Mandzukic a gennaio scorso, anche se i tifosi milanisti si augurerebbero un impatto diverso rispetto a quello avuto dal croato. Non è detto, però, che quello di Giroud sia l'unico nome sul taccuino di Maldini e Massara. Se Ibra dovesse operarsi, infatti, il Milan dovrebbe rassegnarsi a perderlo per diverso tempo e, magari, a ritrovarlo sulla strada dei 41 anni. Per questo, la dirigenza potrebbe scegliere di investire molto sin da subito sul ruolo di prima punta, per portare a Milano un attaccante in grado di essere il centravanti rossonero per i prossimi anni. Come in campo, insomma, anche fuori le strategie del Milan dipenderanno tutte o quasi da Zlatan Ibrahimovic e dalle condizioni del suo ginocchio.