Il Milan non vuole spendere 35 milioni per riscattare Tonali: chiesto lo sconto al Brescia
Sandro Tonali da promessa del calcio a recluta da rispedire in trincea. Il Milan non ha alcuna intenzione di riscattare per intero il centrocampista che aveva prelevato dal Brescia, strappandolo con un blitz sull'Inter, e le ultime notizie raccontano di un nuovo contatto tra i due club per ridefinire i termini di un eventuale accordo sul giocatore che è legato al Milan da un contratto di un anno (appena trascorso) più il diritto di riscatto da esercitare quest'estate.
In totale, Sandro Tonali costerebbe al Milan 35 milioni complessivi: 10 milioni il club rossonero li ha già versati al Brescia la scorsa estate, altri 15 milioni di euro sono quelli previsti dal diritto di riscatto, con altri 10 milioni che arriverebbero per bonus facili da raggiungere. Per il classe 2000 solamente un anno fa il Milan ha fatto il ‘Diavolo', riuscendo a mettersi d'accordo con Cellino beffando l'Inter che era sul giocatore da tempo. Oggi, a distanza di soli 12 mesi, Tonali è stato bocciato, quasi un esubero costoso e tecnicamente inadatto al progetto.
I numeri parlano contro il centrocampista ex Brescia, che potrebbe essere rispedito al mittente, in Serie B: 25 presenze in tutte le competizioni, zero gol e tante prestazioni insufficienti rispetto alle attese tecniche e agli investimenti economici prestabiliti. Oggi, ingaggiare a titolo definitivo Tonali sa più di una semplice scommessa ed è per questo che Milan e Brescia stanno lavorando in queste ore per rivedere il prezzo: converrebbe a tutti raggiungere un nuovo accordo (al ribasso), anche allo stesso centrocampista che potrebbe giocarsi la carta del riscatto.
Tonali e Tomori, due riscatti: le differenze
Le scelte del Milan sono sul filo della continuità di una strategia condivisa tra dirigenza e staff tecnico. La decisione di sedersi attorno ad un tavolo con il Brescia per rivedere i parametri è la stessa fatta con il Chelsea per Tomori, altro giocatore che in rossonero è arrivato sulla scia del prestito con diritto di riscatto finale. Con i Blues non si tratterebbe di strappare lo sconto ma di dilazionare ulteriormente i pagamenti: il Milan deve versare 27 milioni per il centrale prelevato a gennaio, ma vorrebbe farlo in almeno due momenti diversi per evitare di incidere fortemente sulle casse.