Il Milan non segna e non sfonda a Dortmund: altro 0-0, prossime sfide col PSG già decisive
Il Milan non trova il gol a Dortmund (secondo 0-0 consecutivo dopo quello a San Siro col Newcastle) e, complice la vittoria degli inglesi sul Paris Saint-Germain (4-1), si ritrova con la classifica già in salita con la necessità di giocarsi (quasi) tutto nelle prossime sfide con i francesi maltrattati dai ‘Magpies'. Tra fine ottobre e inizio novembre, due match che possono decidere, nel bene o nel male, il destino in Champions. Eppure un successo, anche di misura, sarebbe stato meritato soprattutto per quanto visto nella ripresa, quando il ‘diavolo' s'è scrollato di dosso le incertezze.
Una fiammata iniziale, tanto da sfiorare il gol subito con Pobega. Poi il Milan s'è sgonfiato poco alla volta, facendo una fatica immane a trovare il bandolo della matassa per uscire dal quel labirinto in cui si va a cacciare. Perde l'orientamento, un po' di lucidità, soffre le accelerate di Malen (che quando scatta lascia sul posto Calabria e crea scompiglio) che diventano brucianti con le sovrapposizioni di Bensebaini e i lampi di Reus, lascia che il Borussia guadagni metri di campo, gli fa alzare la pressione e la soffre. Leao non si illumina, Pulisic si vede poco e poi c'è Theo che non sa/non risponde per buona parte della prima frazione.
Non corre grandi pericoli ma in almeno un due, tre occasioni trema tutto: la prima e la seconda con Malen, autore di una corta respinta sfortunata a pochi passi da Maignan poi dal limite fa un magia ma la palla finisce poco al di là del palo; la seconda, quella più nitida, è di Bensebaini che costringe il portiere al primo, reale intervento della serata in tuffo. Una sgasata di Leao rompe quel monologo ma Giroud non trova il tempo giusto per la battuta.
Equilibrio, ma con la sensazione che possa spezzarsi da un momento all'altro, è la caratteristica anche della ripresa. Il copione scivola via sulla falsariga della prima frazione ma questa volta, al netto dei cambi (Chukwueze, Okafor e Florenzi per Pulisic, Giroud e Calabria poi ancora Adli) ai punti avrebbe meritato qualcosa in più la squadra di Pioli.
È del Milan la prima occasione e, ironia della sorte, c'è ancora lo zampino di Pobega che s'invola sulla sinistra e mette al centro per Giroud, che manca l'aggancio. Finita? No. Dall'altra parte Musah recupera la palla, la tiene in gioca, l'affida al piede caldo di Leao che innesca Pulisic ma il tiro è centrale e viene respinto. È sempre il Milan a sfiorare con Theo (finalmente) la rete e poi Chukwueze (di pochissimo fuori). Ma il risultato non si schioda dallo 0-0 e per i rossoneri è dura.