Il Milan in ansia per Ibrahimovic: l’infiammazione al tendine non passa, derby a rischio
Chiuso il mercato, si torna a pensare al calcio giocato. In casa Milan le ‘distrazioni' sono state ben poche visto chela sessione invernale si è conclusa con un solo acquisto, il diciottenne Lazetic proveniente dalla Stella Rossa e nessun altro. Nemmeno quel difensore per il quale si stava provando di tutto, dopo gli infortuni di Kjaer e di Tomori, per consegnare a Pioli un reparto comunque all'altezza. La porta delle trattative si è chiusa lunedì sera alle 20:00 e si è aperta quella del calendario che vedrà il Milan scendere in campo nell'anticipo di sabato 5 febbraio, contro l'Inter.
Una sfida che per Stefano Pioli appare come un classico sliding doors, un confronto diretto che determinerà da qui in avanti il cammino dei rossoneri e dei nerazzurri. In classifica a stare meglio è la squadra di Inzaghi che veleggia in prima posizione con quattro punti di vantaggio e una gara ancora da recuperare. Potenzialmente, il distacco potrebbe diventare di 7 lunghezze, 10 se i nerazzurri facessero loro il derby. Un gap che il Milan non ha intenzione di concedere e farà il possibile per evitare anche se la dea Bendata non sembra di buon occhio nei confronti del Diavolo.
A preoccupare l'avvicinamento al derby sono soprattutto le condizioni di un giocatore a suo modo sempre determinante, in campo e fuori: Zlatan Ibrahimovic. L'attaccante svedese, recentemente insignito della medaglia la merito dal Re di Svezia, rischia di non recuperare in tempo. L'allarme è arrivato in questi ultimi giorni in cui Ibra ha provato a testarsi sul campo con esiti non positivi: l'infiammazione al tendine d'Achille non è rientrata completamente e la presenza per il derby è diventata un punto interrogativo.
Già nel recente passato Ibrahimovic aveva ammesso di dover convivere con i dolori di un fisico logorato da oltre 20 anni di onorata carriera e da quarantenne. Il gigante svedese aveva anche ammesso di non lasciare più nulla al caso e di seguire una rigorosissima pianificazione atletica personalizzata, senza più forzare, "ascoltando" il proprio corpo. Dunque, a quattro giorni dalla sfida di San Siro con l'Inter, sapere che il tendine è ancora dolorante significa semplicemente che Ibrahimovic resterà a riposo, o partirà al massimo dalla panchina.
Il problema era capitato lo scorso 23 gennaio nella partita pareggiata contro la Juventus, quando Ibrahimovic lasciò il campo dopo soli 23 minuti di gioco, dopo avere sentito delle fitte. I primi riscontri medici avevano subito escluso lesioni, aprendo le porte ad un pronto recupero, approfittando della pausa per le nazionali e di due settimane senza partite ufficiali. Ora, il problema: in attacco Pioli schiererà sicuramente Leao e, a questo punto, getterà nella mischia dal primo minuto Giroud. Rebic è considerato un'alternativa al giovane portoghese che sta facendo molto bene, ma la speranza è che le soluzioni vincenti a questo punto arrivino anche da dietro, in attesa di rivedere il Brahim Diaz di inizio stagione.