Il Milan ha deciso di non punire la squadra ma Pioli ha chiesto di parlare con tutti a Milanello
Il ritorno a casa del Milan dopo l'incredibile sconfitta dei rossoneri contro la Lazio all'Olimpico è stato amaro. Facce tristi e testa bassa come è normale che sia dopo un 4-0 pesantissimo che allontana ancora di più un Napoli fuggito ormai a +12 sulla squadra di Pioli. Il tecnico rossonero è come se non riconoscesse più i suoi giocatori. È forse stata la sconfitta più dura da digerire dopo il famoso 5-0 di Bergamo di tre anni fa che convinse la dirigenza ad intervenire e cambiare rotta. Da quel momento iniziò una nuova fase del Milan che acquistò due uomini carismatici come Ibrahimovic e Kjaer e in poco tempo tornò in Europa dopo diversi anni fuori riuscendo soprattutto anche a vincere l'ultimo Scudetto.
In questo caso Maldini ha provato a ricompattare subito l'ambiente davanti alle telecamere dopo il ko di Roma e probabilmente chiederà anche un intervento forte della società sul mercato. Si parla tanto di Zaniolo ma al momento ancora nulla è chiaro, bisognerà attendere. Un'attesa che nel frattempo diventa snervante per un Milan che ha bisogno d'aiuto e che punta tutto sul carisma del proprio allenatore, quello Stefano Pioli autore indiscusso del miracolo rossonero degli ultimi anni. Sky Sport racconta di un pomeriggio dai toni pacati a Milanello dopo il ritrovo della squadra alla ripresa al rientro da Roma. La società non ha optato per nessun ritiro punitivo o sanzione ma ha affidato proprio nelle mani di Pioli un colloquio che il tecnico dei rossoneri ha chiesto alla squadra.
Pioli avrà probabilmente fatto riferimento al cammino disastroso di questo 2023 del Milan che da gennaio, Salerno a parte, ha ottenuto 2 pareggi e 3 sconfitte ma soprattutto ha subito 13 gol. Praticamente il Milan è sembrato smarrito, svuotato, come se avesse perso completamente la propria identità e infatti in termini di punti è il peggior girone d’andata da quando Pioli governa il Milan. Sky parla proprio di un Pioli che è rimasto fedele al suo modus operandi di sempre: parlare alla squadra in maniera lucida cercando di puntare soprattutto su un fattore in particolare: l'orgoglio.
Quell'orgoglio che è mancato ai rossoneri nelle sfide più importanti di questo inizio anno mostrando poca concretezza e lucidità soprattutto nei momenti decisivi. Come ad esempio la gara di Coppa Italia contro il Torino dove la squadra di Juric è riuscita a strappare una qualificazione nonostante giocasse in dieci per l'espulsione di Djidji. Oggi Pioli ha dunque voluto fare il punto della situazione provando a ricompattare un ambiente, una squadra, che ha assolutamente bisogno di tornare alla vittoria contro il Sassuolo sperando che la Roma possa far inciampare il Napoli al ‘Maradona'.