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Milan polveriera, siamo già al “prossimo anno o io o lui” con Sergio Conceiçao. Ma Pulisic smentisce

Le difficoltà del Milan sul campo, con l’eliminazione dalla Champions League per mano del Feyenoord, sono solo un aspetto del momento vissuto dalla squadra rossonera: lo spogliatoio ribolle, il rapporto tra Sergio Conçeicao e alcuni giocatori è ai minimi termini. Christian Pulisic tuttavia smentisce le voci di un suo possibile addio a fine stagione in caso di permanenza del tecnico portoghese.
A cura di Paolo Fiorenza
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Hai voglia a dire che la rosa di questo Milan "ha più qualità" di quella dello Scudetto del 2022, come ha affermato con orgoglio Zlatan Ibrahimovic nella notte più nera della sua gestione da consulente diretto (e nei fatti plenipotenziario) di Gerry Cardinale, proprietario del club rossonero col suo fondo RedBird. Nel calcio, come nella vita, le chiacchiere valgono fino a un certo punto, laddove i fatti dicono tutt'altro con forza difficilmente oppugnabile. Il Milan è fuori dalla Champions League pur avendo avuto un sorteggio decisamente benevolo per il playoff, visto che il Feyenoord si presentava senza il suo miglior giocatore, Santiago Gimenez, appena ceduto proprio al Diavolo, e dopo aver esonerato il suo allenatore. Il momento difficilissimo della squadra, settima in campionato e con una qualificazione alla prossima Champions che appare al momento lontana, non si limita peraltro al campo, ma sconfina nello spogliatoio: Christian Pulisic sarebbe infatti ai ferri corti con Sergio Conçeicao, anzi di più, avrebbe posto un ultimatum in vista della prossima stagione. La vicenda, raccontata da ‘Repubblica', è stata smentita successivamente dallo stesso Pulisic con una dichiarazione pubblicata sui social del Milan.

Christian Pulisic è uno dei pilastri del Milan
Christian Pulisic è uno dei pilastri del Milan

Il confronto tra Pulisic e Conçeicao a Zagabria: rapporto distrutto

"Il prossimo anno o io o lui", è il messaggio che secondo quanto svela ‘Repubblica' il 26enne americano avrebbe fatto arrivare alla società, con riferimento al tecnico portoghese, che lo scorso 30 dicembre ha rimpiazzato l'esonerato Paulo Fonseca. Il punto di non ritorno nel rapporto tra i due sarebbe stato un animato faccia a faccia avuto a Zagabria, nell'immediato dopo partita dello scorso 29 gennaio: l'inopinata sconfitta con la Dinamo (match in cui tra l'altro proprio Pulisic aveva segnato il gol del momentaneo pareggio) è stato un altro momento duro da assorbire per il Milan della nuova gestione, visto che lo ha fatto scivolare fuori dalle prime otto della fase a campionato, con la conseguenza di dover giocare il playoff poi perso col Feyenoord.

La smentita di Pulisic: "Mai litigato col Mister e mai chiesto di andare via"

Nella giornata di giovedì è peraltro arrivata la smentita del retroscena in questione, attraverso le parole dello stesso Pulisic, pubblicate dal Milan su X: "Non ho mai litigato con il Mister e non ho mai chiesto di andare via. Io sto benissimo al Milan e voglio continuare a vestire questa maglia. Leggere queste bugie è inaccettabile, ma continuiamo a rimanere tutti uniti e a lottare insieme sul campo, per il Club e per i nostri tifosi".

Conçeicao si era presentato benissimo alla piazza rossonera, vincendo una Supercoppa contro l'Inter festeggiata con tanto di balletto e sigaro in bocca in spogliatoio, ma da lì in poi non c'è stata quella continuità che ci si aspettava nella seconda parte di stagione, con momenti difficili in campo e fuori: modi e parole dell'ex Porto non sono stati infatti apprezzati da tutti all'interno dello spogliatoio. Le parole di Davide Calabria dopo essersi trasferito al Bologna ("negli ultimi mesi ci sono state cose che hanno creato difficoltà e situazioni spiacevoli") fanno intuire qualcosa dell'atmosfera non certo serena che permea Milanello, e sentirle dire dall'ex capitano è ancora più grave.

Sergio Conçeicao è già a rischio dopo soli due mesi di Milan
Sergio Conçeicao è già a rischio dopo soli due mesi di Milan

Il tecnico portoghese ha solo un modo per tenersi la panchina del Milan: arrivare tra le prime quattro

Dopo quasi due mesi dal suo arrivo, Conceiçao si trova già a dover difendere disperatamente la sua panchina in vista della prossima stagione: solo la qualificazione alla prossima Champions – e dunque arrivare tra le prime quattro, visto che il quinto posto bonus sembra già sfumato a causa dei risultati disastrosi delle squadre italiane, ranking alla manopotrebbe salvargli il posto (non basterebbe certo la vittoria della Coppa Italia).

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