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Superlega europea di calcio

Il Milan e l’Inter rientrano nell’ECA, la Superlega è un ricordo: Juventus isolata in Serie A

L’ECA, l’associazione dei club europei, ha ufficializzato tramite un comunicato la riammissione – su loro esplicita richiesta – di 9 delle 12 squadre che avevano dato vita lo scorso aprile alla fallita Superlega: rientrano nella ‘famiglia ufficiale’ del calcio europeo Milan ed Inter, assieme ad Atletico Madrid ed ai club inglesi. Restano sole a combattere la loro battaglia Juventus, Real Madrid e Barcellona.
A cura di Paolo Fiorenza
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Nonostante le voci di una Superlega ‘dormiente', pronta a rinascere dalle sue ceneri con tutti i 12 membri originariamente costitutivi – o forse proprio in risposta a questi rumors – il ‘palazzo' del calcio europeo incassa oggi un importante successo, ricompattando il fronte di tutti i club che non si chiamino Juventus, Real Madrid e Barcellona. Ovvero le tre società che ancora non mollano il progetto della nuova competizione che dovrebbe salvarle dal dissesto economico indotto dalla pandemia: non più tardi di due settimane fa questi tre club avevano emesso l'ennesimo comunicato congiunto, in cui – facendosi forti della sentenza del tribunale di Madrid a loro favorevole – insistevano sulla necessità di continuare a perseguire la Superlega.

Se lo vorranno fare, dovranno andare da soli alla guerra contro l'UEFA e l'ECA: il comunicato emesso oggi da quest'ultima, ovvero l'associazione dei club europei non casualmente presieduta dal presidente del PSG Nasser Al Khelaifi, ha infatti ufficializzato il rientro all'ovile degli altri 9 membri fondatori della Superlega – incluse Milan ed Inter – su espressa richiesta dei medesimi: "A seguito della ricezione da parte dell'ECA di richieste specifiche che chiedevano al Consiglio dell'ECA di prendere in considerazione il ritiro delle loro precedenti richieste di dimissioni dell'aprile 2021, il Comitato Esecutivo dell'ECA ha concordato che i seguenti club manterranno la loro adesione ordinaria all'ECA per l'attuale ciclo 2019-23 : AC Milan, Arsenal FC, Chelsea FC, Club Atlético de Madrid, FC Internazionale Milano, Liverpool FC, Manchester City FC, Manchester United FC e Tottenham Hotspur FC".

Del resto, qualche ora fa il presidente rossonero Paolo Scaroni era stato chiarissimo sul tema Superlega dalle pagine del Corriere della Sera: "Il progetto per il Milan è accantonato. Difficile rispondere per il futuro, dipende molto da come le istituzioni come la UEFA si posizioneranno e da cosa diranno gli appassionati. Ma qualsiasi progetto dovrà essere concertato tra le parti". Insomma volontà totale di rientrare nelle istituzioni tradizionali del calcio europeo, evidentemente condivisa dall'altro club di Milano.

La nota dell'ECA spiega come i 9 club riammessi abbiano fatto il necessario percorso di pentimento: "Nella sua decisione, e dopo un esauriente processo di reimpegno da parte dei club e rivalutazione da parte dell'ECA negli ultimi mesi, il Consiglio Direttivo dell'ECA ha preso in considerazione il riconoscimento da parte dei club che il cosiddetto progetto Superlega europea non era nell'interesse della più ampia comunità calcistica e le loro decisioni comunicate pubblicamente di abbandonare completamente il progetto. Il consiglio dell'ECA ha anche riconosciuto la volontà dichiarata dei club di impegnarsi attivamente con l'ECA nella sua missione collettiva di sviluppare il calcio europeo per club, nell'interesse aperto e trasparente di tutti, non di pochi".

L'associazione che racchiude tutti i club calcistici d'Europa – tranne appunto i tre ‘ribelli' – dedica infine parole taglienti al progetto naufragato nello scorso aprile: "Questa decisione del consiglio di amministrazione dell'ECA segna la fine di un episodio deplorevole e turbolento per il calcio europeo e si allinea con l'obiettivo incessante dell'ECA di rafforzare l'unità nel calcio europeo. Attraverso questo periodo di sfide senza precedenti, l'ECA si è affermata saldamente come l'unica organizzazione attraverso la quale i principali club in Europa possono promuovere e proteggere i propri interessi nel calcio, sviluppando anche il panorama delle competizioni e rafforzando la centralità dei club nella governance del calcio europeo.  L'ECA può ora procedere con rinnovata unità e solidarietà per continuare l'importante lavoro necessario per stabilizzare e sviluppare il calcio europeo per club, nel momento in cui questo è più necessario".

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