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Il Milan con il Tottenham è diventato grande: Maldini e Pioli avevano ragione mentre nessuno capiva

Grande vittoria del Milan, che batte il Tottenham, vola ai quarti di Champions League e fa un salto di qualità capace di far salire di livello della squadra.
A cura di Jvan Sica
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Sono ormai anni che decantiamo giustamente la grandezza della Premier League. Hanno tutto a un livello superiore soprattutto al nostro: più soldi, più campioni, più organizzazione, più ritmo, più fisico, più classe, più visione e anche una pletora di allenatori autoctoni e stranieri che hanno creato il calcio più bello al mondo.
Posta questa verità incontrovertibile perché più volte affermata da tanti, superare in Champions League la quarta in classifica di Premier League che in panchina può tenere serenamente il centravanti titolare del Brasile, giocando molto bene e meritando senza discussioni nei 180 minuti, è o non è una prova che fa salire di livello il Milan?

La domanda è lapalissiana perché il Milan ieri sera ha fatto proprio questo, è diventato grande in tutti i suoi effettivi, nel gioco e anche nelle prospettive future. Una squadra che va a Londra e gioca come ha fatto il Milan, con grande ordine difensivo e macinando almeno chiare grandi occasioni da gol, non può dirsi una squadra “minore” in questi contesti, deve pensarsi ed essere una squadra che si è meritata questo livello e lo deve perseguire sempre da qui in avanti.

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Oltre alla bravura collettiva poi, alcune prestazioni davvero da salto di qualità assoluto. Se Tomori, sempre in difficoltà fisica in questa stagione, ieri sera è stato un maestro, cosa si può dire di Malick Thiaw, un calciatore che due mesi fa non conoscevano nemmeno a Milanello. Thiaw è il tipico difensore del futuro: grande fisico, ma anche grande rapidità di piedi e senso della posizione in relazione al corpo dell’avversario. Aver sedato Kane è un’altra tacca.

A centrocampo Tonali è ovunque, letteralmente. E fa tutto: regia, contrasti, assist, va alla finalizzazione, interrompe le linee di passaggio altrui, a un certo punto sembrava di vedere doppio. Ieri sera poi i tre che il Mondiale ha ridato al Milan distrutti fisicamente e psicologicamente hanno giocato un’ottima partita. Theo Hernandez è stato di nuovo dominante, Giroud ha tenuto su la squadra caricandosi tutti sulle spalle e Leao ha creato opportunità clamorose per i compagni. Si poteva e doveva segnare, ma forse questo è l’ultimo piccolo scalino che deve salire questa squadra per non temere davvero più nessuno.

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Un applauso poi deve essere fatto a Maldini e Pioli. Nelle settimane in cui il Milan veniva disintegrato dalla Lazio dei Big Five (M.Savic, Felipe Anderson, Luis Alberto, Pedro e Zaccagni, tutti insieme senza dare nessun punto di riferimento ai rossoneri che prendono 4 gol), non si sono mai scomposti più di tanto, hanno sempre sottolineato che era un momento di passaggio, che bisognava far appunto passare senza decomporsi. Facile a dirsi, quasi mai a farsi, mentre loro ci sono riusciti e già da due settimane lo stanno dimostrando. Questa vittoria non deve rimanere isolata né per il Milan né per il calcio italiano. Quando si hanno ordine, coraggio e voglia di affermarsi con il gioco, si può vincere ovunque, anche in Inghilterra, dove, da qui, sembrano sempre più marziani. Anche se ieri sera, a dirla tutta, non sembra.

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