Il Milan batte la Samp, prende i punti e scappa in vetta: primato al diavolo, marameo Inter
Il massimo risultato con il minimo sforzo, rischiando nulla. Il Milan batte la Sampdoria, prende i tre punti e scappa in vetta alla classifica di Serie A. Sorpassa l'Inter che aveva battuto nel derby (da -4 a +1, ma i nerazzurri devono ancora recuperare la partita col Bologna), stacca il Napoli (+2) che al Maradona contro Dzeko&co. non va oltre l'1-1. Non c'è ancora Zlatan Ibrahimovic là davanti, lo svedese non è ancora guarito dall'infortunio al tendine d'Achille, ma in sua assenza fanno lo stesso il diavolo a quattro. Se Giroud è stato l'eroe del Meazza contro i nerazzurri, piazzando l'uno-due micidiale, questa volta le luci dei riflettori sono tutti per la premiata ditta Maignan-Leao.
È sull'asse tra il portiere e la punta portoghese che dopo una decina di minuti la squadra di Pioli trova la rete del vantaggio: perfetto il lancio da oltre 65 metri dell'estremo difensore, che dosa potenza del tiro e calibra l'effetto di interno collo, altrettanto delizioso il controllo in velocità del portoghese che supera l'avversario e poi piazza la palla nell'angolo dove Falcone può nulla. Senza le consuete incursioni di Theo Hernandez, squalificato dopo il finale burrascoso contro l'Inter, la stoccata decisiva arriva dietro un "suggerimento" speciale che i tifosi rossoneri ci mettono poco a menzionare ricordando le parole dell'ex presidente, Silvio Berlusconi, dopo la vittoria del Monza. No al vizio della costruzione dal basso, sì allo stratagemma del portiere che innesca subito gli attaccanti nella metà campo avversaria dando estrema verticalità al gioco.
C'è ancora un'altra annotazione che echeggia a San Siro. I fischi riservati a Franck Kessié nel prepartita – quando dall'altoparlante è stato scandito il suo nome – e nel corso del match quando s'è alzato dalla panchina per effettuare il riscaldamento. "Chi ama il milan lo dimostra con i fatti, cordiali saluti agli insoddisfatti", forte e chiaro il senso dello striscione che gli è stato dedicato anche alla luce della firma in calce al rinnovo di Hernandez mentre quella dell'ivoriano – in scadenza di contratto – non è (ancora) arrivata.
Il copione dell'incontro non cambia nemmeno quando Pioli richiama Leao e dà spazio a Rebic. Il resto un po' è accademia interrotta dalla fiammata di Candreva, ex interista (che mette i brividi al Milan), e dallo spunto di Giroud che sfiora il gol con una prodezza.