Il Milan batte la Fiorentina e blinda il secondo posto, Leao micidiale in contropiede
L'orgoglio non basta. Nella serata della commozione per il ricordo di Joe Barone la Fiorentina si aggrappa a tutto contro il Milan ma esce sconfitta dal Franchi (1-2). Il carattere non le manca. La voglia di affrontare l'avversario a viso aperto, nemmeno. Terracciano la tiene in partita sporcando i guanti e arrangiandosi come può per respingere le conclusioni dei rossoneri (prodigioso l'intervento su Florenzi nella ripresa, che sarebbe stato esiziale).
Poi inciampa nel solito vizietto della difesa alta che si scompagina e nella quale prima Loftus-Cheek poi Leao vanno a nozze affondando giocata e gol. Ma la squadra di Italiano è anche questa: croce e delizia, perennemente in bilico tra la normalità di metà classifica e un salto di qualità (anche) che pure meriterebbe per l'impegno che mette e le trame di gioco che costruisce.
La Viola entusiasma, martella, pressa, prende anche il sopravvento (soprattutto nella seconda parte dell'incontro quando il Milan per qualche minuto no riesce a uscire dall'area), non si lascia intimorire dalle frecce che il diavolo tende al proprio arco: sulla corsia mancina non c'è Theo Hernandez, sodale prediletto del portoghese, ma Rafa fa comunque il bello e il cattivo tempo. E quando accelera sono dolori. È in serata e rappresenta un pericolo costante. Chukwueze e Giroud sfiorano il gol ma di fronte si ritrovano le mani grandi dell'estremo difensore che è ovunque.
Belotti mostra che sa far bene il suo mestiere là davanti e trova anche lo spazio per protestare per una deviazione di braccio di Tomori. Perché l'arbitro non concede rigore e lascia continuare? Il difensore rossonero ha entrambe le braccia attaccate al corpo e anche se centra la sfera non è punibile considerati il movimento, la posizione congrua degli arti e la distanza abbastanza ravvicinata.
I gol. Arrivano tutti nel secondo tempo. La ripartenza del Milan con Chukwueze è letale: Leao riceve palla e la smista al centro di tacco per Loftus Cheek che approfitta di uno svarione di Milenkovic e batte Terracciano. Botta e risposta, arriva subito il pareggio della Viola: bella giocata di Beltran, altro tocco di tacco con Duncan che ringrazia e batte sul palo lungo Maignan. Passano pochi minuti e i rossoneri sono di nuovo davanti: imbucata di Reijnders che manda direttamente in porta Leao che salta anche Terracciano e deposita in rete.