Il Milan accontenta i tifosi: dimezzati i prezzi dei biglietti Champions, la Curva sorride
Il Milan ha fatto seguito alla promessa di abbassare i prezzi troppo alti per le partite interne di Champions League e ha annunciato da domani il via libera alla vendita dei tagliandi con il nuovo listino. La riduzione dei prezzi riguarda tutti i settori, in particolare il 3° e il 2° anello: si passa da 69 euro a 39 per un 3° verde o blu, mentre la Curva passa da 119 a 54. È stato proprio il prezzo di questo settore, cuore pulsante del tifo rossonero, a far gridare allo scandalo i tifosi, che hanno rinfacciato i 48 euro per la stessa visuale decisi dai cugini per Inter-Real Madrid.
Il 1° blu passa da 139 a 89, il 1° arancio da 199 a 129, il 2° arancio centrale da 139 a 109, il 2° rosso centrale da 149 a 119, il 3° rosso centrale da 89 a 44. La prima fase è dedicata agli abbonati della stagione 2019/2020, poi dal 13 settembre ci sarà quella dedicata ai possessori della tessera Cuore Rossonero e dal 14 settembre è prevista la vendita libera. Sul sito del Milan si possono trovare maggiori dettagli. Chi vorrà potrà essere comunque rimborsato. Per chi aveva già acquistato il biglietto per la partita contro l’Atletico Madrid, nella precedente fase di vendita riservata agli abbonati tra il 4 e il 5 settembre, il club lascerà libertà di scelta: confermare lo stesso settore, modificarlo oppure decidere di non assistere al match, usufruendo del rimborso. Le vendite dei biglietti per le partite con Porto e Liverpool (19 ottobre e 3 novembre) verranno aperte nelle prossime settimane. Per coloro che hanno precedentemente acquistato il biglietto per queste partite, è previsto lo stesso iter di Milan-Atletico, con l’eventuale rimborso che partirà da subito, senza attendere la finestra di vendita.
La decisione di venire incontro ai tifosi era maturata dopo la protesta della Curva Sud Milano e dall'AIMC, ovvero l'Associazione Italiana Milan Clubs, che avevano preso posizione attraverso un comunicato ufficiale indirizzato all' a.d Gazidis. La dirigenza del club rossonero si è prima scusata e poi ha optato per il dietrofront promettendo "di trovare un equilibrio dei prezzi che permetta di generare le entrate necessarie, senza escludere o penalizzare alcuna parte della vasta e appassionata tifoseria".