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Mondiali in Qatar 2022

Il migrante caduto dall’8° piano dello stadio era “intossicato”: lo dice il comitato dei Mondiali

Fanno discutere le motivazioni date dell’organizzazione dei Mondiali 2022 sulla morte del migrante caduto dall’8° piano dello stadio di Lusail.
A cura di Vito Lamorte
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Gli organizzatori della Coppa del Mondo 2022 hanno annunciato che una guardia di sicurezza era morta dopo aver subito una grave caduta al Lusail Stadium dopo il match dei quarti di finale tra Argentina e Olanda.

Nelle ore successive è stata confermata l'identità della persona scomparsa: si trattava di John Njua Kibue, un cittadino keniota di 24 anni, che era in servizio per la partita ed è caduto dall'ottavo piano dell'impianto, riportando “un grave trauma cranico, fratture facciali e fratture pelviche". L'incontro si è svolto sabato 10 dicembre, con Kibue che ha tragicamente perso la vita tre giorni dopo (martedì 13 dicembre) nell'unità di terapia intensiva dell'Hamad General Hospital di Doha.

A seguito dell'incidente, gli organizzatori del torneo hanno affermato che "stavano indagando sulle circostanze che hanno portato alla caduta e che avrebbero fornito ulteriori informazioni in attesa dell'esito dell'indagine”.

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Nel comunicato che annunciava la triste notizia si leggeva: “Sabato 10 dicembre, John Njau Kibue, una guardia di sicurezza del Lusail Stadium, ha subito una grave caduta mentre era in servizio. Le squadre mediche dello stadio sono immediatamente arrivate sul posto e hanno fornito cure di emergenza prima che fosse trasferito in ambulanza all'unità di terapia intensiva dell'Hamad Medical Hospital. Siamo spiacenti di annunciare che, nonostante gli sforzi dell'equipe medica, è purtroppo deceduto in ospedale martedì 13 dicembre, dopo essere stato nel reparto di terapia intensiva per tre giorni. I suoi parenti sono stati informati. Inviamo le nostre più sincere condoglianze alla sua famiglia, ai colleghi e agli amici in questo momento difficile”.

Nei giorni successici, parlando alla CNN, la famiglia di Kibue ha affermato che il datore di lavoro di John, Al Sraiya Security Services, non aveva fornito loro alcuna spiegazione su come fosse caduto o condiviso alcun dettaglio sull'incidente: “Vogliamo giustizia. Vogliamo sapere cosa ha causato la sua morte. Non ci hanno mai mandato una foto che mostri da dove è caduto né ci hanno dato altre informazioni”.

Nelle scorse ore il capo del comitato organizzatore del Qatar del 2022 ha affermato che un'indagine sulla morte di una guardia di sicurezza caduta allo stadio della finale della Coppa del Mondo ha scoperto che l'uomo era "intossicato".

Secondo quanto riporta The Athletic, che ha chiesto un aggiornamento su questa indagine dopo la finale della Coppa del Mondo 2022 di domenica, Hassan Al Thawadi ha affermato che gli approfondimenti hanno scoperto che Kibue era "intossicato": “I risultati sono usciti. Purtroppo era ubriaco ed è caduto. E questo è stato il risultato della morte".

Alla domanda su maggiori dettagli in merito all'accaduto e su quale parte del Lusail Stadium fosse il luogo della morte, Al Thawadi ha risposto in maniera vaga: “Non conosco il luogo esatto al momento, mi dispiace di non essere esaustivo, quindi mi scuso". 

L'alcol non è vietato in Qatar, ma non è nemmeno la cosa che si può reperire più facilmente. La maggior parte dei visitatori del paese può acquistarlo solo in alcuni bar all'interno di hotel designati. Molte discussioni sono in atto in merito alla morte di Kibue e se ne parlerà ancora per un po'.

La scorsa settimana l'amministratore delegato della Coppa del Mondo del Qatar, Nasser Al Khater, aveva affermato, in maniera piuttosto clamorosa, che la morte è "una parte naturale della vita" in risposta alla tragica morte di un lavoratore migrante che eseguiva riparazioni presso il resort dove era in ritiro la nazionale dell'Arabia Saudita. I Mondiali sono terminati, ma ci sono storie che si ripetono da anni e che continueranno a far discutere.

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