Il metodo di lavoro della nuova proprietà del Chelsea: licenziano i dipendenti in videochiamata
La nuova proprietà del Chelsea è pronta a spegnere la sua prima candelina, ma le cose a Londra non stanno procedendo per il verso giusto. Poco meno di un anno fa il duo di investitori americani formato da Todd Boehly e Behdad Eghbali ha rilevato il club dalle mani di Roman Abramovich, costretto a farsi da parte per lo scoppio del conflitto in Ucraina.
Dal loro arrivo i nuovi proprietari hanno subito voluto offrire grandi dimostrazioni di forza ai tifosi, investendo per la campagna acquisti più dispendiosa della storia del Chelsea: 600 milioni di euro in tutto, con spese folli e così tanti nuovi innesti da non avere neanche più posto all'interno dello spogliatoio per far entrare tutti.
Le grandi spese non sono bastate per costruire una squadra competitiva, al punto che il Chelsea si ritrova all'undicesimo posto in campionato e con l'esigenza di dover rifondare tutto per creare un progetto vincente. Ai microfoni de L'Equipe un insider del club ha raccontato quali sono stati i cambiamenti più grandi dall'arrivo della nuova proprietà, non vista da tutti di buon occhio.
La volontà iniziale di Boehly ed Eghbali era quella di puntare sulla continuità e dunque su un solo allenatore, ma il loro piano è saltato dopo l'esonero di Thomas Tuchel e il successivo licenziamento di Graham Potter appena sette mesi dopo il suo arrivo. I londinesi dovranno cercare un nuovo volto per la panchina e nel frattempo affronteranno il resto della stagione con Frank Lampard.
Ma non è tutto, perché la presenza fissa dei due investitori americani agli allenamenti della squadra ha indebolito di molto la posizione degli allenatori passati per Londra nell'ultimo anno, facendogli perdere totalmente la fiducia di tutto il gruppo.
C'è poi un capitolo a parte che riguarda lo staff del Chelsea. Boehly ed Eghbali hanno deciso di circondarsi soltanto di persone di fiducia, licenziando gran parte del personale che accompagnava il club da decine di anni: è successo con il capo dei giardinieri e suo figlio, ma anche con il capo dei fisioterapisti che era a Stamford Bridge da 17 anni. L'insider ha poi aggiunto che il licenziamento è avvenuto in appena tre minuti, tramite una videochiama su Zoom senza troppe spiegazioni.
La nuova proprietà si ritrova adesso a fronteggiare grandi problemi e dovrà provare a risollevare i Blues dopo una stagione completamente deludente, nonostante le ottime premesse dettate dal loro arrivo.