Il messaggio di Mancini all’Italia dopo la qualificazione agli Europei: non accetta risposte
L'Italia s'è qualificata agli Europei 2024 in Germania. Lo ha fatto per il rotto della cuffia di un pareggio (0-0) difeso coi denti contro l'Ucraina (era il risultato che bastava per chiudere da secondi nel girone e passare) e per grazia ricevuta dall'arbitro, Gil Manzano, e del Var. Il rigore non concesso per fallo di Cristante su Mudryk in pieno recupero poteva essere esiziale, ha permesso alla Nazionale di squarciare quel velo di pessimismo che l'aveva avviluppata dopo aver mancato per ben 2 volte i Mondiali e aver subito la rivoluzione d'agosto per lo strappo tra l'ex commissario tecnico e la Federazione.
Luciano Spalletti ha portato a compimento l'impresa che Roberto Mancini aveva lasciato nel bel mezzo del percorso di avvicinamento al torneo continentale: ha preso le redini degli Azzurri con orgoglio, a ogni costo (sfidando anche l'ira funesta del presidente, De Laurentiis, convinto di poterne bloccare l'incarico carte alla mano), li ha condotti al traguardo prefissato lavorando in poco tempo sull'anima e sull'identità della squadra. Ha ottenuto il massimo di quel che poteva aggrappandosi a tutto (compreso qualche vecchio trucchetto in quel finale in apnea) ma sa che "adesso viene il bello" come ammesso a caldo al termine della gara di Leverkusen.
Il messaggio di Roberto Mancini che ‘non accetta risposte'
Tra le reazioni a corredo del risultato, oltre all'ondata di sdegno popolare per quel penalty che a parti invertite avrebbe scatenato in Italia una bufera mediatica ("ne avremmo parlato per 2 anni", la frase del telecronista Rai, Rimedio) e all'estero ha fatto gridare allo scandalo per presunti complotti di potere, c'è anche quella di Mancini. Il messaggio diffuso attraverso i canali social è semplice: "Bravi ragazzi, complimenti", poche parole a margine del post condiviso co il quale l'account della Nazionale ha celebrato la qualificazione.
I commenti sono disattivati. Da tempo è così. L'ex ct ha schermato il proprio profilo da incursioni indesiderate, odiatori seriali, followers e quanti altri – all'acme della crisi in azzurro terminata con l'addio all'Italia per dire sì a un ricco contratto in Arabia – s'erano scagliati contro di lui dicendone di tutti i colori. Nulla è possibile scrivere. L'opportunità di interagire è strettamente limitata. Al massimo si può mettere il più classico ‘mi piace', con tanto di emoticon del pollice all'insù, o condividere.
L'addio traumatico all'Italia e la questione della clausola
Non è difficile immaginare cosa gli avrebbero dire adesso, a qualificazione in tasca, dopo aver mollato tutto nel bel mezzo dell'estate scorsa a poche settimane dalla ripresa delle partite del gruppo. È così che torna in auge l'accusa di essere ‘scappato' perché nel suo contratto c'era una clausola risolutiva: in caso di mancato accesso a Euro 2024 sarebbe stato esonerato. ‘Mancio' aveva chiesto di eliminarla
Condizione/insinuazione che l'ex ct ha sempre respinto adducendo altre motivazioni. "Se Gravina avesse voluto, mi avrebbe trattenuto. Non l’ha fatto. Mi sarebbe bastato un segnale, non me l’ha dato. Avrebbe potuto essere un segnale. Lo avevo chiesto per lavorare tranquillo in questi mesi, ma è chiaro che sarei andato via se non fossimo riusciti a qualificarci".