Il messaggio di Juan Jesus per Kean, ricorda il caso Acerbi: “Vediamo come finisce questa volta”
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Gli insulti ricevuti da Moise Kean dopo la sconfitta della Fiorentina contro l'Inter riaprono la triste pagina del razzismo in Serie A: l'attaccante della Viola ha reso pubblici i messaggi discriminatori che gli sono arrivati sui profili social denunciando l'episodio per il quale il suo club ha già preso i dovuti provvedimenti con le autorità competenti. Una vendetta becera che ha voluto mostrare senza nascondere i nomi e i cognomi degli autori e ricevendo sostegno da tutto il mondo dello sport e dai suoi tifosi. Tra questi c'è anche Juan Jesus che si è esposto sul suo profilo Instagram difendendo il centravanti azzurro dagli attacchi dei razzisti.
Il difensore del Napoli ha pubblicato come storia una foto che lo ritrae insieme a Kean nella partita più recente, ma nel suo messaggio riaccende una vecchia polemica. "Sono con te fratello. Vediamo come finisce questa volta", accompagnato dall'emoji del vomito che è un chiaro riferimento a quello che gli è accaduto un anno fa: il brasiliano riporta alla mente il caso Acerbi e gli insulti ricevuti durante Inter-Napoli per i quali il nerazzurro è stato assolto.
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Juan Jesus riapre la polemica per il caso Acerbi
Il difensore è stato tra i primi giocatori a lanciare un messaggio in sostegno di Kean dopo i bruttissimi attacchi che ha ricevuto via social. Il tema del razzismo salta nuovamente in prima pagina e Juan Jesus non può che ricordare tutto ciò che gli è accaduto poco meno di un anno fa: durante un Inter-Napoli nella scorsa stagione Acerbi gli aveva rivolto un'offesa razzista che era stata denunciata immediatamente all'arbitro in campo. Dopo le audizioni davanti alla Procura FIGC la decisione è stata quella di assolvere il difensore nerazzurro, con il caso che è stato chiuso senza sanzioni.
Per il giocatore del Napoli quella resta una ferita ancora aperta che torna a fare male dopo gli insulti razzisti rivolti a Kean. Per questo nel difendere l'attaccante della Fiorentina non ha risparmiato un attacco ai piani alti con un chiaro "Vediamo come finisce questa volta", un chiaro riferimento al caso che lo ha travolto e alla decisione finale che non lo ha lasciato per niente soddisfatto.