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Il messaggio di Gattuso a De Laurentiis: cosa succede nel Napoli

Non è bastato il successo sullo Spezia in Coppa Italia per far ritrovare serenità al Napoli. Gattuso dopo la partita ha mostrato il suo nervosismo e ha detto che lui non si dimetterà dal suo ruolo di allenatore. De Laurentiis valuta, aspetta soprattutto la partita con il Parma, e riflette anche sulla posizione di Giuntoli.
A cura di Alessio Morra
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Il Napoli si è qualificato per le semifinali di Coppa Italia. In casa gli azzurri hanno sconfitto lo Spezia, che nel primo tempo ha incassato quattro gol. Il 3 e il 9 febbraio Insigne e compagni affronteranno l'Atalanta, la gara d'andata si svolgerà allo Stadio Maradona. Il successo contro i liguri è stato convincente: quando il Napoli ha spinto è sempre stato pericoloso. Ma a fine partita Rino Gattuso nell'intervista in tv ha mostrato tutta la sua rabbia, molto probabilmente prodotta dalle critiche ricevute nelle ultime settimane, in cui la sua squadra ha alternato belle vittorie e qualche sconfitta di troppo. E parlando ai microfoni di ‘RaiSport' è sembrato mandare un messaggio al presidente De Laurentiis, che pure pubblicamente gli ha dato la sua fiducia. Su Gattuso, in realtà, proseguono le valutazioni da parte del club e andranno avanti per il prossimo ciclo di partite ravvicinate. Una condizione che evidentemente aumenta la pressione sul tecnico calabrese.

Il messaggio di Gattuso a De Laurentiis

Dopo il successo contro lo Spezia Gattuso era arrabbiato. Se l'è presa per le critiche che ha ricevuto, le ritiene eccessive e ingenerose e ha mandato – indirettamente – un messaggio al presidente De Laurentiis, dicendo chiaro e tondo che lui non si dimette. Uno sfogo piccato e sentito, quasi inaspettato nei termini in cui è avvenuto.

"Sono un uomo ‘cazzuto', mi sono conquistato tutto da solo e soprattutto non ho alcuna intenzione di dimettermi, perché dovrei farlo? Per quanto mi riguarda posso anche andare ad allenare in Kuwait… se mi girano. Non ho capito perché sento dire da molti che mi devo dimettere. Io non mi dimetto, sto qui e faccio il mio lavoro. Sto buttando il sangue e credo di star facendo bene poi se i risultati del campo non saranno soddisfacenti mi giudicherà la proprietà".

Gattuso ha messo in chiaro la sua posizione nell'eventualità che la situazione dovesse effettivamente precipitare: in caso di separazione, non sarà lui a fare il primo passo ma dovrà essere il Napoli ad uscire allo scoperto. Sembrano lontanissimi i tempi in cui tra le parti era ad un passo la definizione del rinnovo di contratto.

Il futuro di Gattuso resta incerto

Insomma la situazione resta molto complicata per Gattuso e per il Napoli, che vuole la Champions League e come tutte le squadre ha bisogno di qualificarsi per la prossima edizione. Il quarto posto è fondamentale e non sono possibili altri passi falsi. Gli impegni contro il Parma (contro cui l'ex Milan esordì sulla panchina azzurra 13 mesi fa) e l'Atalanta diranno tanto sul futuro a breve termine del Napoli. Il calendario particolarmente compresso non presenta le condizioni ideali per un avvicendamento in panchina, ma De Laurentiis vuole vedere un cambio di tendenza sul piano dei risultati e, in generale, delle prestazioni.

In bilico c'è anche Giuntoli

De Laurentiis a Gattuso ha dato una fiducia a tempo. Una situazione simile la sta vivendo il direttore sportivo Giuntoli, finito nel mirino della critica dopo una serie di operazioni di mercato. Anche il suo destino è tutto da definire. Giuntoli ha un ottimo rapporto con De Laurentiis, che gli diede grande fiducia e gli propose un contratto di cinque anni. Il dirigente accettò l'offerta e firmò fino al 2024. Quindi, sulla carta, il Napoli di oggi e di domani non dovrebbe prescindere dal dirigente toscano che però non è saldissimo, anche lui rischia di chiudere a fine stagione la sua avventura con il Napoli.

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