Il Marocco vola ai quarti dei Mondiali e li celebra con una meravigliosa dedica a Nouri
Nel momento più importante della sua storia calcistica il Marocco non ha dimenticato un calciatore, che avrebbe potuto far parte di questa nazionale ma che da tanti anni, cinque ormai, vive in una condizione molto difficile. I calciatori della squadra di Regragui celebrando lo storico successo sulla Spagna hanno tirato fuori negli spogliatoi una maglia dell'ex centrocampista Nouri. Una maglia dedicata a lui, pure con il numero 34 che indossava quando giocava con l'Ajax.
I quarti di finale dei Mondiali il Marocco non li aveva mai raggiunti fino a Qatar 2022, anzi fino a pochi giorni fa gli ottavi se li era guadagnati sul campo solo una volta. In questo Mondiale il percorso dei marocchini è stato splendido e non è finito. Perché dopo l'epico successo contro la Spagna ai rigori c'è da sfidare il Portogallo, che per ora non ha più come totem CR7. Un'altra partita da sfavorita, ma c'è da scommettere che i Leoni d'Atlante proveranno a riscrivere la storia, pure di tutto il continente, perché mai una squadra africana è arrivata fino alle semifinali della Coppa del Mondo.
Considerando anche tutto questo viene facile immaginare quanto sia stata enorme la gioia per Hakimi e compagni, che dopo aver vinto contro la Spagna, una delle squadre favorite sono tornati negli spogliatoi e hanno voluto rendere omaggio ad Abdelhak Nouri, calciatore dell'Ajax di origini marocchine. Hanno preso una maglia, bianca del Marocco con il numero 34, e l'hanno messa in bella mostra. La foto ha fatto velocemente il giro di web e social.
In tanti l'hanno condivisa, in testa l'Ajax che ha apprezzato il ricordo o meglio l'omaggio a Nouri che nell'estate del 2017 subì un attacco cardiaco mentre stava disputando una partita amichevole con la squadra olandese. La sua storia è davvero triste. Perché Nouri venne rianimato in campo e portato d'urgenza in ospedale, pochi giorni dopo venne reso noto che aveva subito un danno cerebrale grave e permanente. Nouri è stato a lungo in coma e in ospedale prima di tornare a casa. Molti calciatori marocchini lo portano sempre nel cuore, perché lo conoscono bene e perché hanno giocato con lui, e in un momento di gioia enorme e condivisa hanno voluto ricordarlo. Un bel gesto che non poteva passare inosservato.