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Il Manchester City porta in tribunale la Premier League per “tirannia”: azione legale senza precedenti

Clamorosa decisione da parte del Manchester City che risponde alle accuse di aver violato per 115 volte le regole vigenti in Premier sul fair play, trascinando la lega in tribunale. Se dovesse vincere, le conseguenze sarebbero inimmaginabili ma 12 club sarebbero già pronti a schierarsi dalla parte della Lega inglese.
A cura di Alessio Pediglieri
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Il Manchester City ha deciso di partire all'attacco della massima lega calcio inglese, la Premier League, facendole causa e trascinandola di fronte ad un tribunale: una azione legale senza precedenti nella storia del calcio, inglese in particolare. Le motivazioni del club fresco campione d'Inghilterra all'ultima giornata contro l'Arsenal, sarebbero una richiesta di risarcimento danni per regole, legate al fair play finanziario, definite di "discriminanti, dettate dalla tirannia della maggioranza". Chiamate in causa anche le altre società che militano nel principale campionato e in 12 avrebbero già deciso da che parte stare: quella della Lega.

Dunque, il livello del ruvido faccia a faccia tra Premier e City si alza decisamente di livello ed è pronto a sbarcare nelle aule di un tribunale con conseguenze al momento inimmaginabili per tutto il calcio britannico. Una decisione clamorosa e unica nel suo genere con cui il club di Manchester ha voluto rispondere alle accuse di aver ripetutamente violato i parametri finanziari vigenti, rischiando anche una pesantissima penalizzazione in classifica per la prossima stagione.

L'azione legale del City: le accuse alla Premier League

La società inglese ha avviato un'azione legale senza precedenti contro la Premier League, chiedendo un risarcimento danni, per atti "discriminatori" nei suoi confronti e una "tirannia della maggioranza". Questo emerge nel documento di 165 pagine che il City ha ufficialmente presentato, facendo diretto riferimento alle regole delle "Associated Party Transactions" (ATP), che secondo la società campione d'Inghilterra, sono state approvate dai club rivali, con l'intento preciso di provare a porre fine al successo sul mercato.

Le regole dell'ATP contro le quali si è scagliato il City

La furia del City riguarda dunque il "pacchetto" di regole introdotte già nel dicembre 2021, in occasione dell'ingresso della nuova proprietà saudita nel Newcastle, con il chiaro intento da parte della Premier League di mantenere la competitività belle competizioni ed evitare che i club con le proprietà più ricche potessero ricevere denaro extra, attraverso accordi commerciali paralleli con società collegate ai proprietari, in grado di bypassare le regole. Che il City, per la Premier, avrebbe ripetutamente violato, ben 115 volte, e per le quali nel novembre di quest'anno si potrebbe aprire un processo con conseguenze catastrofiche sul campionato della squadra, in caso di colpevolezza

Cosa accade in Premier League: 12 club hanno già deciso

La battaglia legale del City è volta a mostrare che queste disposizioni creino unicamente danni e vietino di poter continuare a operare sul calciomercato in modo tale da poter rimanere ad altissimi livelli. Se il City vincesse questa battaglia legale, cosa che molti altri club – soprattutto i meno abbienti – temono, le società più ricche potrebbero trarne vantaggio, aumentando il valore economico attraverso i propri sponsor, senza più il controllo della lega. Sulla questione, anche il resto dei club è stato invitato a prendere parte e potrebbero essere chiamati a testimoniare: attualmente tra le 10 e le 12 squadre si sarebbero già espresse, a favore del campionato inglese.

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