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Il Manchester aiuta un calciatore rifugiato ucraino, che si allenerà con il City

Un calciatore ucraino Andriy Kravchuk dopo lo scoppio della guerra ha lasciato la Torpedo Mosca e ora si allena con il Manchester City, grazie all’amico Zinchenko.
A cura di Paolo Fiorenza
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Anche il mondo dello sport, a livelli molto diversi, è stato colpito dalla Guerra tra Russia e Ucraina. Rimanendo al calcio, il campionato ucraino è stato sospeso e i calciatori che giocano nella Premier League ucraina hanno avuto la possibilità di lasciare i club, così come quelli che disputano il campionato russo. Più di qualcuno è andato via, ma c'è anche chi non poteva più restare dove era, come Andriy Kravchuk, giovane atleta ucraino che ha lasciato la Torpedo Mosca, dopo l'invasione russa e ora in attesa di vivere una nuova avventura calcistica si allena con il Manchester City.

Kravchuk è sbarcato in Inghilterra, dove è stato accolto dall'amico ed ex compagno di squadra delle giovanili (allo Shakhtar), Zinchenko. Il Manchester City, dopo aver ricevuto l'ok del governo, a questo ragazzo ha concesso la possibilità di allenarsi con l'Elite Development Squad, di fatto la squadra giovanile, quella che viene definita l'Academy del City, che da anni sforna talenti (l'ultimo Phil Foden). Kravchuk è senza squadra e ha la famiglia lontana, ma adesso almeno ha la possibilità di fare quello che più gli piace e cioè giocare a calcio, e chissà che magari il Manchester City non possa tesserarlo nel futuro.

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Il centrocampista ucraino ha raccontato la sua storia, e ha parlato anche della sua famiglia, i genitori sono rimasti a vivere a Kiev, mentre il fratello Aleks si è unito alla resistenza e con le forze armate ucraine combatte contro la Russia: "Lasciare il club è stata l'unica decisione. Mi sono sentito davvero a disagio. La gente in Ucraina non mi capirebbe se continuassi a giocare lì. Non posso credere che sia successo, nel ventunesimo secolo, al centro dell'Europa. Non riesco ancora a trovare le parole. Mi sono sentito distrutto dentro. Ricevo sempre messaggi con avvisi di bombardamenti. Ogni volta che arrivano quei messaggi sono così ansioso. Il mio unico pensiero è che la mia famiglia possa morire. La mia famiglia è al sicuro in questo momento, ma mia madre mi ha appena detto che può ancora sentire le bombe. Sono davvero preoccupato".

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